Como, auto-riciclaggio: sequestro beni per 3 milioni a commercialista

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L’uomo è indagato anche per reati tributari. La guardia di finanza ha eseguito un’ordinanza del gip del tribunale cittadino che ha permesso di ricostruire “un sofisticato meccanismo posto in essere per aggirare la normativa comunitaria in materia di Iva e omettere il versamento dell'imposta dovuta, nel settore del commercio di autoveicoli usati di provenienza comunitaria”

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Un sequestro preventivo di denaro e beni immobili per circa tre milioni di euro è stato eseguito nei confronti di un commercialista del Comasco indagato per reati tributari e per auto-riciclaggio. Lo ha comunicato la guardia di finanza di Como.

Il provvedimento

I finanzieri della compagnia di Menaggio hanno infatti applicato un'ordinanza emessa dal gip del tribunale di Como, che ha permesso di ricostruire "un sofisticato meccanismo posto in essere per aggirare la normativa comunitaria in materia di Iva e omettere il versamento dell'imposta dovuta, nel settore del commercio di autoveicoli usati di provenienza comunitaria".

L’indagine

Un'indagine che già ne 2018 aveva permesso di individuare 5 soggetti per la commissione di reati tributari, e di emettere un decreto di sequestro preventivo sui beni intestati alle società italiane gestite dagli indagati. Ora è toccato al loro commercialista. Successivamente, infatti "gli interrogatori di garanzia degli indagati, effettuati in carcere, hanno portato alla luce ulteriori elementi circa la presenza di un professionista che, nell'ambito della sua attività di consulenza fiscale, avrebbe ideato il modello di frode messo in atto, curandone, in ogni minimo dettaglio, gli aspetti operativi: dal reclutamento dei prestanome al dirottamento dei proventi illeciti su conti correnti esteri e nazionali al fine di preservarli da eventuali azioni dello Stato".

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