Covid, Fontana a Sky TG24: "Aumentano i ricoveri ma situazione ancora sotto controllo"

Lombardia

"Aspettiamo i dati di giovedì per capire se passeremo in zona gialla", ha sottolineato il governatore

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"Il numero dei ricoveri ordinari e in terapia intensiva sta crescendo ma è ancora sotto controllo". Lo ha affermato il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana, intervenuto a 'Buongiorno' su Sky TG24 per fare il punto sull'emergenza Covid (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI IN ITALIA E NEL MONDO - I DATI DEI VACCINI IN ITALIA). "Aspettiamo i dati di giovedì per capire se passeremo in zona gialla. Io credo che valga la pena di insistere su una maggior precauzione da parte dei cittadini se vogliamo mantenere questo livello di libertà", ha poi aggiunto il governatore.

"Altra vita rispetto all'anno scorso"

"È un'altra vita rispetto a un anno fa, quando la situazione era molto più drammatica - sottolinea Fontana -. Eravamo in zona rossa e soprattutto gli ospedali erano sotto una pressione assolutamente indicibile". Oggi la situazione, riporta il governatore, sia per quanto riguarda i ricoveri all'interno delle terapie intensive sia per quelli nelle terapie ordinarie, è diversa perché "sta crescendo questo numero ma è ancora sotto controllo. Da tenere conto che per quanto riguarda i ricoveri nella terapia intensiva abbiamo da poco superato la misura fatidica del 10% mentre per i ricoveri nella terapia ordinaria siamo al 12,3%, per cui dovremo aspettare i dati di giovedì per capire se passeremo in zona gialla o se resteremo in zona bianca". 

"Mascherina obbligatoria all'aperto? Misura non così determinante "

Per quanto riguarda l'obbligo delle mascherine all'aperto, provvedimento già adottato da alcune regioni, tra cui il Lazio,  Fontana ha confermato che è "una misura a cui stiamo pensando, anche se non credo sia una misura così determinante proprio perché se la gente, come sta facendo, rispetta la regola secondo cui se c'è un assembramento la mascherina va indossata, e soprattutto rispetta l'utilizzo della mascherina al chiuso, è chiaro che i casi in cui si gira senza mascherina sono quelli in cui si cammina da soli, per cui è un'ipotesi abbastanza secondaria. Ma se si va in zona gialla questa sarà la prima misura".

"Non sono per l'obbligo vaccinale ma per il convincimento delle persone scettiche"

Passando all'argomento vaccini, secondo il governatore quanto riporta il governatore "le persone non vaccinate neo infettate sono superiori al 40%, però è il 40% che rappresenta il 15% della popolazione. Quindi è una percentuale molto alta di persone No Vax che sono infettate. Quasi uno su due delle persone positive è non vaccinato". I numeri inoltre stanno dimostrando "come la vaccinazione sia l'unica arma che abbiamo per combattere il virus". Per quanto riguarda l'obbligo vaccinale il presidente ha precisato che "come principio io sono sempre contrario alle imposizioni, tanto è vero che come regione Lombardia stiamo cercando di spiegare. I due pomeriggi in cui abbiamo messo a disposizione degli scienziati che rispondevano alle richieste dei cittadini che ancora non si erano vaccinati e dei genitori che dovrebbero far vaccinare i propri figli sono state due giornate in cui i nostri scienziati hanno spiegato molte cose, hanno fatto tanta chiarezza e hanno convinto molte persone a utilizzare il vaccino. Io insisto - ha aggiunto Fontana -, non sono per l'obbligo ma per il convincimento, credo che iniziative come la nostre dovrebbero essere più frequenti per aumentare la platea delle persone che si fanno convincere dalle risultanze scientifiche".

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"Negli scorsi anni troppi tagli alla Sanità"

"Purtroppo tutto il personale che si dedica alla battaglia contro il Covid è personale che non può occuparsi di altre patologie negli ospedali, quindi dobbiamo cercare di mantenere un certo equilibrio", ha affermato Fontana parlando della situazione negli ospedali. "Noi dobbiamo anche curare le persone che sono ammalate di altre patologie. Non possiamo dedicare tutte le forze alla battaglia al Covid, anche se certamente adesso ne stiamo dedicando tante anche per via della vaccinazione". Fontana ha poi parlato dei tagli alla Sanità sottolineando che "purtroppo noi come Lombardia da anni dicevamo che avremmo avuto bisogno di poter assumere più personale sanitario. Da anni dicevo che la regione Lombardia aveva le risorse per assumere altro personale, ma da anni purtroppo una legge nazionale ci impediva di assumere altro personale. Poi tutto questo problema si inserisce in un problema nazionale il quale ha comportato che il numero di addetti alla Sanità sia sempre più insufficiente rispetto alle necessità. Erano dieci anni che in Italia si tagliava sulla Sanità, è una cosa che io ritengo vergognosa perché la spesa sanitaria è un investimento non una spesa. Invece i governi in dieci anni hanno tagliato 37 miliardi di euro. Poi queste sono le conseguenze".

"Ipotesi lockdown? Cittadini hanno sofferto, farò il possibile per ridurre ogni tipo di restrizione"

Sull'ipotesi di un eventuale nuovo locdown il governatore ha dichiarato che "bisogna fare tutto il possibile per ridurre la pericolosità che arriva dai contagi con anche lo scopo di ridurre il più possibile ogni forma di restrizione. I nostri cittadini hanno sofferto tanto, le attività economiche hanno sofferto tanto, ma soprattutto i nostri cittadini si sono comportati molto bene, sia nel rispettare le regole che nel sottoporsi alla vaccinazione - ha affermato Fontana -. Quindi credo che in questo momento non possano essere sottoposti a ulteriori restrizioni. Io farò di tutto per ridurre il più possibile ogni tipo di restrizione, confidando sulla serietà delle persone che rispetteranno quello che si dice loro".

"Vaccinazione è l'unica via"

Sulle disdette degli ultimi giorni di chi ha rinunciato a partenze e prenotazioni durante le vacanze di Natale, Fontana ha affermato che è forse la conseguenza anche di "un po' di allarmismo che si sta diffondendo, perché non dobbiamo dimenticare che se da un lato aumentano i contagi dall'altro lato non aumentano in maniera uguale i ricoveri. Evidentemente la copertura vaccinale sta dando i suoi frutti, ma purtroppo ci sono ancora tanti cittadini che non sono vaccinati. Fra i cosiddetti No Vax - ha riportato il presidente -, che in Lombardia sono circa un milione e 200mila persone, e le persone che ancora non hanno fatto la terza dose, purtroppo siamo intorno ai quattro milioni/quattro milioni e mezzo di persone. Quindi è chiaro che dobbiamo insistere sulla vaccinazione e i numeri per ora ci stanno dando ragione. Dobbiamo insistere sulla vaccinazione  e far sì che la gente si convinca, adesso i numeri ci stanno dando ragione. Dobbiamo insistere, è l'unica via".

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