Le persone, ritenute responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti, hanno l’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria. La questura ha documentato decine di episodi di cessione di hashish e marijuana, soprattutto a studenti e anche a minorenni
Dodici misure di presentazione alla polizia giudiziaria richieste dalla procura di Lodi ed emesse dal gip del tribunale sono stati eseguite stamattina dalla polizia nei confronti di 11 nigeriani e un somalo, tutti profughi richiedenti asilo e in Italia senza fissa dimora, ritenuti responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti. Il gip ha proceduto con le ordinanze poiché gli indagati non avevano precedenti penali. I provvedimenti saranno considerati comunque a loro sfavore nelle relative domande di richiesta di asilo.
Le indagini
Le indagini sono partite nel gennaio 2021, da quando sempre più cittadini si erano rivolti alla polizia per segnalare episodi di spaccio di hashish e marijuana nei parchi pubblici del capoluogo e vicino ai sottopassi ferroviari, dove si trovano pensiline per biciclette. Gli agenti della questura hanno documentato decine di episodi di cessione di droga, soprattutto a studenti, anche a minorenni. Lo stupefacente veniva nascosto non solo nei montanti delle pensiline ma nei parchi, compreso quello centrale di viale 4 Novembre, anche negli alberi, dove gli stranieri bivaccavano proprio per tenere lontani i passanti. Contemporaneamente, sono stati sequestrati 4 etti tra hashish e marijuana e segnalati alla prefettura numerosi studenti loro clienti.