Omicidio padre Tentorio, un arresto nelle Filippine

Lombardia
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"Il principale sospettato dell'assassinio è stato arrestato dalla polizia nel suo villaggio sulle montagne di Arakan. Si chiama Nene Dorado, 66 anni, ed è notoriamente conosciuto come un killer di numerosi leader tribali". Lo ha detto padre Peter Geremia

Svolta nell'inchiesta sull'uccisione del padre missionario lecchese Fausto Tentorio, avvenuta 10 anni fa nelle Filippine: "Il principale sospettato dell'assassinio è stato arrestato dalla polizia nel suo villaggio sulle montagne di Arakan. Si chiama Nene Dorado, 66 anni, ed è notoriamente conosciuto come un killer di numerosi leader tribali". Lo ha detto padre Peter Geremia, missionario del Pime nelle Filippine, per tanti anni a fianco di padre Fausto, originario di Santa Maria Hoè (Lecco), ad Andrea Tentorio, nipote della vittima. 

Il nipote: "C'è giustizia anche se lenta"

"Fa piacere ricevere la notizia di un arresto per l'omicidio di padre Fausto, vuol dire che la giustizia fa il suo corso, anche se lentamente", è questo il primo commento di Andrea Tentorio, il nipote del missionario ucciso. "Sapeva di essere un target ed era prudente", racconta all'Ansa Andrea, che è anche presidente dell'associazione 'Non dimentichiamo padre Fausto' che continua a portare avanti i suoi progetti, da quello per garantire l'acqua potabile in tutti i villaggi dell'isola, a quello essenziale per fornire il materiale didattico ai bambini. "Padre Geremia mi ha raccontato che è contento e che spera che gli scagnozzi di questo gruppo fanatico cristiano che negli anni ha sempre ucciso i tribali ora non alzino il tiro e non facciano atti di risposta" dice. "Il movente non è religioso, ma economico. Lo si sa dal principio. Le terre degli indigeni sono ambite perché fertili e ricche. Adesso spero che l'ambasciatore prenda coraggio, tempo e forza per dedicarsi a questa causa e far sentire il peso del governo italiano" in modo che "inizi il processo". 

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