Caso Eitan, i nonni chiedono la sospensione della nomina della zia come tutrice

Lombardia

I legali dei nonni materni del piccolo sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, finito al centro di una contesa tra due rami familiari, hanno chiesto al Tribunale di Pavia anche che venga nominato pro-tutore un avvocato terzo

I legali dei nonni materni di Eitan, il piccolo sopravvissuto alla tragedia del Mottarone e al centro di una contesa tra due rami familiari, hanno chiesto al Tribunale di Pavia che la zia paterna Aya venga rimossa dall'incarico di tutrice con immediata sospensione e che venga nominato pro-tutore un avvocato terzo. Lo si è appreso in merito all'udienza che si è tenuta oggi scaturita dal reclamo contro la nomina che ha originato anche un procedimento davanti al Tribunale per i minorenni di Milano. I legali dei nonni hanno anche chiesto che gli atti sulla nomina della zia siano inviati alla Procura di Torino per profili di falsità.

Gli altri processi

Davanti al Tribunale per i minorenni di Milano è fissata per il primo dicembre l'udienza del procedimento, già iniziato nelle scorse settimane, sul reclamo dei nonni materni contro le decisioni dei Tribunali di Torino e Pavia. In ipotesi il Tribunale pavese, che oggi si è riservato, potrebbe anche decidere di rimettere tutte le questioni poste oggi per competenza a Milano, dove è già in corso l'altro procedimento. In Italia il nonno Shmuel è rappresentato sul fronte civile dal legale Sara Carsaniga e su quello penale dall'avvocato Paolo Sevesi. La zia Aya, invece, dagli avvocati Cristina Pagni e Grazia Cesaro in sede civile e dal legale Armando Simbari nel penale. Intanto, per giovedì è fissata davanti alla Corte distrettuale di Tel Aviv la discussione sul ricorso presentato del nonno contro la sentenza della giudice Iris Ilotovic-Segal che, nell'ambito della Convenzione dell'Aja sulla sottrazione internazionale di minori, aveva dato ragione alla zia. Fino alla decisione di secondo grado, però, il bimbo non può tornare in Italia dato che il ricorso blocca la decisione favorevole al rientro a Pavia. Attualmente il piccolo si trova con la zia paterna in Israele.

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