Le indagini, secondo quanto riferito dagli inquirenti, hanno consentito di raccogliere numerosi indizi di colpevolezza a carico dei destinatari delle misure
Nelle prime ore del mattino, nelle province di Brescia, Milano e Mantova, i carabinieri hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 24 persone di cui 12 in carcere. Le indagini, secondo quanto riferito dagli inquirenti, hanno consentito di raccogliere numerosi indizi di colpevolezza a carico dei destinatari delle misure, un gruppo di pregiudicati, italiani e stranieri, presunti autori di numerosi reati, in particolare violente estorsioni finalizzate al recupero di crediti contratti per l'acquisto di stupefacenti, oltre a furti all'interno di scuole e di tabaccherie. L'operazione, denominata "Monterosa 2020", trae origine da alcuni episodi di rapina, estorsione e incendi dolosi di auto, avvenuti tra l'estate 2019 e i primi mesi del 2020, nei territori di Bedizzole e Calcinato, in provincia di Brescia.
Tra gli arrestati c'è un membro della famiglia Orrù
Da quanto risulta, tra i 15 finiti in carcere, c'è anche un componente della famiglia Orrù, di origine sarda ma trapiantati a Brescia da anni e già al centro di numerose indagini per traffico di droga. Si tratta di Franco Righetti Orrù, 23enne, che secondo l'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Matteo Grimaldi "ha accompagnato alla principale attività di spaccio di cocaina delitti con finalità recuperatoria quali l'estorsione, la rapina, le lesioni, i danneggiamenti al fine di riscuotere il debito nei confronti dei soggetti più restii a saldare".
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