Ruby Ter, Guerra e Sorcinelli: “Dopo udienza telefonata da Berlusconi”

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Due delle ex “olgettine” imputate nel processo milanese hanno riferito ai cronisti di aver ricevuto entrambe una chiamata dall’ex premier dopo l’udienza in aula dello scorso 6 ottobre. “Mi invitava ad Arcore, i toni non erano amichevoli”, ha dichiarato Guerra, mentre Sorcinelli ha detto di non aver “voluto rispondere sapendo che era lui”

Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli, due delle cosiddette “olgettine” imputate a Milano nel processo Ruby ter, avrebbero entrambe ricevuto una telefonata da Silvio Berlusconi il giorno successivo all'udienza del 6 ottobre scorso, durante la quale avevano attaccato l’ex premier, spiegando che le serate di Arcore non erano cene eleganti - "Ci vien da ridere, non scherziamo", le loro parole in merito - e accusando il leader di Forza Italia di aver “rovinato” la loro vita. Entrambe si erano poi dette pronte a parlare durante l'esame in aula nelle prossime udienze.

"Il giorno dopo la mia presenza in Tribunale ho ricevuto una telefonata da Berlusconi che mi invitava ad Arcore, io ho negato l'invito dicendo che, se voleva, doveva contattare i miei legali. I toni non erano molti amichevoli”, ha detto ai cronisti Guerra. "Berlusconi ha chiamato anche me ma non risposto. Non ho voluto rispondere sapendo che era lui”, ha spiegato invece Sorcinelli. 

Le telefonate

“È durata 10 minuti questa conversazione - ha riferito ancora Guerra - poi magari quando ci sarà l'udienza con i magistrati farò presente anche di questa telefonata”. In aula, ha aggiunto Guerra, difesa dal legale Nicola Giannantoni, "mi difenderò perché sono innocente, non sono stata corrotta e non ho preso soldi. Anzi, sono solo una vittima di questo processo". I toni della telefonata, ha spiegato, "non erano molti amichevoli, non ho più rapporti con lui e quindi sentirmi chiamare dopo 24 ore, a distanza di mesi, è stato un po' strano".

"Siamo due persone perbene, di buona famiglia - ha chiarito Sorcinelli, difesa dall'avvocato Luigi Liguori - e invece ci siamo trovate sui giornali come due criminali, due poco di buono. Abbiamo lasciato correre sperando nel buon senso delle persone che venivano qua a testimoniare, io sono qua come donna per riprendere la mia dignità che per 10 anni è stata calpestata, ho il diritto di difendermi e di chiarire situazioni in cui sono stata coinvolta per gente che aveva la responsabilità su quanto accaduto". Poi, ha aggiunto: "Onestamente non posso risponderne io, io sono piccola così rispetto a un uomo così potente, ho anche un po' di paura".

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Intanto, sul fronte del processo, il legale di Silvio Berlusconi, l'avvocato Federico Cecconi, ha risposto così alla domanda sulla possibilità che l'ex premier decida di rendere l'esame da imputato nel procedimento: “È una valutazione che certamente dovremo svolgere più avanti, certamente tenendo conto delle sue condizioni di salute, ma è un'opzione certamente praticabile". Parlando invece della decisione di Berlusconi di rinunciare alla perizia psichiatrica, disposta dai giudici dopo l'ennesimo legittimo impedimento per motivi di salute, ha dichiarato: "La sua dichiarazione per come è stata recepita nella lettera inoltrata al Tribunale è molto chiara - ha chiarito l'avvocato - questo non vuol dire che non ci sia la massima forma di rispetto per il Tribunale che finora ha dato dimostrazione di una obiettività nell'analisi delle risultanze processuali, fermo restando che abbiamo tutta una serie di aspetti che dobbiamo andare a trattare".

Ex legale Ruby sarà sentito come imputato a processo

L'avvocato Luca Giuliante, ex legale di Ruby, ha intenzione di essere sentito come imputato nel processo milanese sul caso Ruby ter. Lo ha spiegato davanti ai giudici il suo difensore Fabio Giarda. Il legale Giarda, però, ha fatto presente che, a suo dire, l'esame dovrebbe tenersi "all'esito dei testi delle difese" e non subito nelle prossime udienze "per sue esigenze di salute". Anche il legale Cecconi ha sostenuto che sarebbe opportuno che l'esame degli imputati sia posticipato alla fine della fase di ascolto dei testimoni delle difese, "se ci fosse il consenso per la totalità degli imputati, anche perché così mi si toglie dalla situazione di imbarazzo sul tema delle condizioni di salute" di Berlusconi, che sono "in via di miglioramento ma non del tutto migliorate", e in modo "da consentire anche a lui di rendere esame". Nel frattempo va avanti la testimonianza dell'investigatore di polizia giudiziaria che sta ricostruendo una serie di elementi dell'indagine, già emersi dal 2015 in poi, tra cui la frequentazione di Arcore da parte Iris Berardi, anche lei all'epoca minorenne, e il viaggio che Ruby fece in Messico per evitare di testimoniare in Tribunale. Viaggio che per Luca Risso, ex fidanzato, come già venuto a galla dagli atti, sarebbe stato suggerito dall'ex premier. Controesaminato a lungo anche dall'avvocato Cecconi, il teste dell'accusa ha sostenuto poi che nessuna delle ragazze imputate, Ruby compresa, ha mai avuto un atteggiamento "ricattatorio o estorsivo" ai danni di Berlusconi.

Polanco la prima a salire su banco imputati

Marysthell Polanco, una delle giovani presenti alle serate di Arcore, che ha annunciato in passato di voler dire la "verità" nel processo, ha intenzione di rendere lunghe "e articolate dichiarazioni spontanee di un paio d'ore", lo ha detto in aula il suo legale, l'avvocato Paolo Cassamagnaghi, e dovrebbe essere proprio lei la prima a salire sul banco degli imputati il 17 novembre. Un calendario preciso, a seconda delle disponibilità che gli imputati daranno, Berlusconi compreso (il legale Cecconi si è riservato di far sapere ai giudici se l'ex premier intende essere sentito e quando), verrà stilato solo nella prossima udienza del 3 novembre, quando si concluderà il controesame dell'ultimo teste dell'accusa. Poi, sono pronte ad essere ascoltate in aula anche Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli (probabilmente il 24 novembre). Anche Luca Risso, ex fidanzato di Ruby, si sottoporrà all'interrogatorio, ma i suoi legali hanno fatto sapere che è residente in Messico e "quindi chiediamo tempo". Gli avvocati di Iris Berardi hanno spiegato che "devono ancora conferire con lei che abita in Australia da 3 anni". Altri legali, infine, hanno preannunciato che i loro assistiti non renderanno esame. Sì all'interrogatorio invece per l'ex legale di Ruby, l'avvocato Luca Giuliante.

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