Buccinasco, morto l'uomo ferito gravemente in una sparatoria

Lombardia
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L'uomo è stato portato in gravissime condizioni all'ospedale Humanitas di Rozzano, dove è deceduto, secondo quanto riferito dai carabinieri

È morto l'uomo di 60 anni, Paolo Salvaggio, raggiunto da diversi colpi d'arma da fuoco quesa mattina a Buccinasco, a pochi chilometri da Milano. L'uomo è stato portato in gravissime condizioni all'ospedale Humanitas di Rozzano, dove è deceduto, secondo quanto riferito dai carabinieri. Sul posto è giunto il pm di turno, Carlo Scalas. La famiglia della vittima è stata ascoltata dagli investigatori mentre i filmati delle telecamere della zona acquisiti dagli investigatori dell'Arma.

La ricostruzione dei fatti

Salvaggio era pregiudicato con precedenti per droga dal 1992, aveva rapporti con la 'ndrangheta e pare anche con altre famiglie mafiose. Stava scontando i domiciliari a casa dell'ex moglie a Buccinasco. Questa mattina era in strada sulla propria bicicletta (aveva un permesso per uscire due ore alla mattina, dalle 10 alle 12) in via della Costituzione, accanto al Parco Spina Azzurra, quando è stato avvicinato da uno scooter da cui sono stati esplosi i colpi, da distanza ravvicinata. È stato raggiunto da tre colpi, l'ultimo sparato alla testa mentre era già a terra. Le modalità, quindi, fanno pensare a un agguato pianificato, anche se tutte le ipotesi sono al momento aperte. La sparatoria è avvenuta poco dopo le 10 in via della Costituzione, all'incrocio con via Rodolfo Morandi.

Sindaco Buccinasco: "Evidentemente sono saltati equilibri tra famiglie di mafia"

Salvaggio poteva uscire due ore al giorno e in quelle due ore, in piena mattinata, è stato ucciso non lontano da casa, "immagino da professionisti - spiega il sindaco Rino Pruiti - arrivati in scooter, che quando era a terra gli hanno sparato un ultimo colpo alla testa". Il sindaco ha fatto le condoglianze alla ex moglie che era in lacrime e stava parlando con i carabinieri quando l'ha chiamata. "Noi - aggiunge Pruiti - abbiamo diverse telecamere intelligenti che già in altri casi sono state risolutive e le abbiamo messe a disposizione delle forze dell'ordine che le stanno visionando. Adesso - spiega Pruiti all'Ansa - bisogna capire perché dopo decenni qui si ricomincia a sparare. Evidentemente sono saltati gli equilibri fra le famiglie" della criminalità organizzata: Afferma inoltre che la "preoccupazione è altissima" dopo l'assassinio in "una delle zone più frequentate del paese". "Sono decenni che pregiudicati e famiglie di mafia vivono qui. Lo diciamo da decenni. La proporzione di locali sequestrati alle mafie che abbiamo qui è più alta che a Reggio Calabria, uno ogni mille abitanti" aggiunge. Ma finora gli 'affari' della criminalità organizzata erano rimasti sotto traccia: "L'ultimo morto ammazzato risale alla fine degli anni '80". Salvaggio era, spiega, una sorta di "ponte fra la 'ndrangheta e altre famiglie di mafia", da qui il timore che, saltati gli equilibri, si inizia una sorta di guerra per il potere.

Sparatoria a Buccinasco - Per edizione Milano metropoli - 11 ottobre 2021 - Foto Spf/Ansa
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