Morto Francesco Arata, avvocato in prima linea nei processi Montepaschi e Parmalat

Lombardia

Il legale si è spento questa mattina a 67 anni, dopo una malattia diagnosticata alla fine di agosto. Partecipò ai più importanti procedimenti giudiziari del Paese, tra cui anche Antonveneta, Enimont e il crac del Banco Ambrosiano. Dal 2019 era sindaco di Demonte

Lutto nel mondo giudiziario milanese e italiano. Stamattina, dopo una malattia diagnosticata alla fine di agosto, si è spento nella propria casa di Milano a 67 anni l'avvocato Francesco Arata, uno degli avvocati in prima linea nei processi che hanno fatto la storia del nostro paese, da Montepaschi a Parmalat ad Antonveneta e andando a ritroso Enimont e il crac del Banco Ambrosiano. Dal 2019 era inoltre sindaco di Demonte (nel Cuneese): in municipio sarà sostituito dal vicesindaco fino alle prossime elezioni, nella primavera del 2022.

Il cordoglio di colleghi e magistrati

La scomparsa improvvisa di Arata, 68 anni il prossimo dicembre, lascia sbigottiti magistrati e colleghi, che da sempre ne hanno apprezzato la professionalità e la correttezza. Di recente ha fatto parte della commissione Lattanzi costituita in vista della riforma del processo penale del ministro Marta Cartabia ed era docente alla scuola di Specializzazione per le Professioni Legali alla Bocconi. Nadia Alecci, stamattina in tribunale, dove molti erano increduli per questa perdita che “lascerà un vuoto incolmabile” nel mondo della giustizia, ha dichiarato: “È morto un grande avvocato e una persona per bene. Siamo costernati”.

L'avvocato Francesco Arata
L'avvocato Francesco Arata - ©Ansa

Lutto a Demonte

In lutto anche Demonte, il piccolo paese alpino di 2mila abitanti in Val Stura, dove erano nati i nonni paterni e i genitori, dove trascorreva le vacanze con moglie i quattro figli e gli otto nipoti. Stamane, appena si è diffusa la notizia della sua morte in alcune aule si è osservato un minuto di raccoglimento. "Il sindaco di Demonte ha dato un contributo immenso alla nostra attività di amministratori, dimostrando competenze, capacità, conoscenze, perseveranza. Ci mancherà tantissimo: ha dimostrato di credere in un territorio che amava, non solo a parole, ma investendo risorse, tempo, passione". Così Loris Emanuel, presidente dell'Unione montana Valle Stura, ricorda Francesco Arata.

I progetti di Arata in paese

Il noto avvocato, da appassionato della valle, aveva investito da privato per recuperare alcuni immobili abbandonati nell'alta valle, al confine con la Francia, a Pietraporzio e a borgata Ferriere di Argentera, dove sorgerà un albergo diffuso a impatto zero. Inoltre si stava battendo per sbloccare dall'impasse burocratica la variante di Demonte, opera che la valle attende da decenni. 

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