L’uomo, 47 anni, è stato arrestato lo scorso maro per aver abusato, per almeno 4 mesi, di un’adolescente disabile fisica e psichica mentre lei doveva seguire nella propria stanza i corsi con la didattica a distanza e la madre non si trovava in casa per via del lavoro
È stato condannato a 10 anni di carcere il 47enne arrestato lo scorso 16 marzo per violenza sessuale aggravata dalla polizia locale, su disposizione del gip Giulio Fanales. In seguito alle indagini dell’aggiunto Letizia Mannella e del pm Alessia Menegazzo, che aveva chiesto proprio una pena di 10 anni, l’uomo era stato accusato di aver abusato, per almeno 4 mesi, di una ragazzina di 15 anni, disabile fisica e psichica, mentre lei doveva seguire nella propria stanza i corsi con la didattica a distanza e sua madre, che lavorava come badante, non era in casa. La sentenza è stata emessa dal gup di Milano Patrizia Nobile nel processo con rito abbreviato.
La vicenda
L'uomo, con la sua compagna aveva preso in affitto una camera nell'abitazione della madre della ragazza. L'inchiesta sugli abusi terribili ai danni della ragazzina era scattata dopo una segnalazione dell'ospedale dove la 15enne era stata portata dalla madre, che ha denunciato l'accaduto. La donna usciva per andare a lavorare come badante e l'uomo, quando anche la sua compagna era fuori casa, diceva che avrebbe aiutato la 15enne a seguire la 'dad' e, invece, proprio in quelle ore, per almeno 4 mesi, ha commesso le violenze. Il 47enne aveva provato a difendersi non negando gli abusi sulla ragazzina, ma sostenendo che la madre fosse d'accordo. Le indagini, invece, hanno dimostrato che la donna aveva bisogno, ovviamente per motivi economici, di andare a lavorare e così la ragazzina rimaneva in casa da sola.