Covid Lombardia, il bollettino: 449 casi. Incidenza all'1%

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In terapia intensiva ci sono 60 pazienti mentre in totale i ricoverati con sintomi sono 412

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Sono 449 i nuovi contagi registrati in Lombardia su 48.882 tamponi effettuati. In terapia intensiva ci sono 60 pazienti (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI IN ITALIA E NEL MONDO - I DATI DEI VACCINI IN ITALIA)

16:45 - In Lombardia 449 nuovi casi su 48.882 tamponi

Con 48.882 tamponi eseguiti è di 499 il numero di nuovi casi di positività al Covid registrati in Lombardia, con una percentuale in leggera diminuzione all'1%. In aumento i ricoverati, che sono 60 in terapia intensiva (più uno rispetto a ieri) e 412 negli altri reparti (più 10). Tre i decessi, che portano il totale a 33.953.

14:35 - Riparte la scuola e Milano scagliona orari della città 

Milano si prepara domani all'inizio della scuola, questa volta in presenza al 100%. E per garantire che non ci saranno problemi, anche con i mezzi pubblici che, pur rafforzati, devono mantenere la capienza ridotta all'80%, entrano in vigore le misure previste dal Patto per la città, che includono orari scaglionati non solo per le lezioni. I ragazzi delle superiori entreranno per il 70% prima delle otto, per il 30% dopo le 9:30. I negozi apriranno alle 10,15 con alcune eccezioni come tabaccherie, farmacie ed alimentari. Potranno invece aprire alle 9:30 i negozi di servizi alla persona come parrucchieri ed estetisti. Anche gli uffici della pubblica amministrazione saranno aperti dalle 9:30 preferibilmente su appuntamento (questo non riguarda gli incontri già fissati). Nel Comune di Milano saranno aperti dalle 8:30 però i servizi funebri, l'anagrafe e lo stato civile.

13:14 – Visite parenti in ospedale con Green pass

Via libera in Lombardia agli ingressi in ospedale per i parenti delle persone ricoverate dotati di green pass, purché avvengano in fascia diurna, una persona alla volta e per un massimo di 45 minuti. È quanto riporta una delibera di Giunta, resa nota a tutte le Ats, Asst e Irccs pubblici e privati, dalla direzione generale Welfare della Regione. Per quanto riguarda gli accompagnatori dei pazienti che accedono ai pronto soccorso, sarà consentito restare nelle sale d'attesa, ma solo se muniti di green pass. È consentito l'accesso di un accompagnatore anche per le visite ambulatoriali programmate, anche in questo caso solo se con la certificazione. Il divieto di accesso continuerà invece nelle aree di degenza Covid. Nel documento si dispone anche che il personale che lavora in contesti sensibili, a stretto contatto ad esempio con pazienti immunodepressi o dializzati, anche se dotato di green pass, debba effettuare un tampone di controllo ogni 15 giorni. Per chi non lavora in questi contesti, lo screening tamponale dovrà avvenire ogni 30 giorni. Secondo la delibera, l'accesso alle Rsa dei famigliari deve avvenire, massimo due persone per volta e solo se si è in possesso di green pass. Il 'certificato verde' è richiesto anche per badanti o personale di supporto ai ricoverati. Non sono ammesse visite per i pazienti positivi al Covid, tranne che in casi di fine vita. Per i nuovi pazienti delle Rsa, saranno necessari tampone d'ingresso, quarantena di dieci giorni e, qualora non siano già vaccinati, anche l'avvio del ciclo di vaccinazioni. Gli ospiti ai quali è consentita l'uscita temporanea dalla struttura residenziale, potranno continuare a farlo senza misure di isolamento al rientro, solo se in possesso di green pass.

13:01 - Green pass, Fontana: “Ci rende più liberi, estensione graduale”

"Con il Green Pass si possono fare tante cose e impedire alle persone di correre rischi. L'ho sempre visto in modo positivo. È un mezzo per realizzare una maggiore libertà". Lo dice in un'intervista a Repubblica il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, parlando dell'estensione del certificato verde. "Le scelte vanno prese con gradualità e tenendo conto delle condizioni di ogni singolo territorio - evidenzia - Se una persona è vaccinata, mi importa poco che abbia o no il Green Pass. Diventa un problema politico. Non deve diventarlo". Secondo Fontana la vera soluzione ai problemi è convincere i non vaccinati "con una campagna informativa più efficace, spiegando i numeri che hanno permesso di ridurre i ricoveri e i morti. Agevolando le vaccinazioni e intercettando categorie che finora hanno incontrato difficoltà". Il presidente della Regione Lombardia si dice preoccupato per le manifestazioni No vax: "Credo si debba dialogare con questi cittadini. Imponendo le decisioni si rischia solo di acuire le tensioni". Infine sul fatto che la Lega abbia votato gli emendamenti proposti da Giorgia Meloni spiega: "È stato un modo per aprire la discussione nella maggioranza ed evitare il voto di fiducia. La discussione democratica è una cosa sana e serve per approfondire le questioni".

12:45 - Controlli antiassembramento a Milano

La scorsa notte, a Milano, i carabinieri hanno effettuato una serie di controlli anti - assembramento identificando, nel corso della serata, 42 persone. I servizi si sono concentrati tra viale Monte Grappa, via Rosales, Corso Como e Corso Garibaldi, zone molto frequentate della 'movida' notturna cittadina. I militari hanno anche controllato 10 veicoli e denunciato in stato di libertà, per falsa attestazione a pubblico ufficiale un italiano di 19 anni, residente a Melegnano (Milano), che aveva fornito delle generalità risultate false nel corso dei successivi approfondimenti in banca dati.

8:01 - In Lombardia 596 casi su 59.160 tamponi

Con 59.160 tamponi eseguiti, è di 596 il numero di nuovi casi di Coronavirus registrati in Lombardia, con una percentuale praticamente stabile all'1%. Stabile resta il numero di ricoverati in terapia intensiva, che sono 59, mentre aumentano negli altri reparti. Sono infatti 402. È invece di tre il numero dei decessi che porta il totale da inizio pandemia a 33.950. Per quanto riguarda le province, 179 casi sono stati segnalati a Milano, di cui 71 in città, 95 a Brescia, 64 a Varese, 51 a Pavia, 43 a Bergamo, 37 a Monza, 21 a Lecco, 20 a Mantova e Cremona, sette a Lodi e tre a Sondrio.

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