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Milano, le cinque mostre da non perdere a settembre

Lombardia
©IPA/Fotogramma

A Milano prende il via la Design Week, e per l’occasione la Fondazione Sozzani dedica una mostra-omaggio all’architetto Nanda Vigo. Riparte anche la stagione espositiva di Palazzo Reale, con una selezione di opere di Claude Monet

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Tra gli appuntamenti di settembre la mostra 'Sociocromie' al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci, dedicata al valore storico e sociale del colore. E’ incentrata sul tema della riflessione della luce e dei suoi mutamenti invece l’esposizione su Claude Monet a Palazzo Reale.

Le mostre di settembre

Claude Monet a Palazzo Reale

Inaugura la stagione espositiva autunnale di Palazzo Reale Claude Monet. Dal 18 settembre fino al 30 gennaio 2022, esposta una selezione di opere provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi per approfondire il tema della riflessione della luce e dei suoi mutamenti, tutte inserite in un percorso cronologico che ripercorre la carriera del padre dell'Impressionismo. Orari: da martedì a domenica ore 10:00-19:30, giovedì chiusura alle 22:30.

'Sociocromie' al Museo della Scienza

Dalla zona rossa al black friday, dalle brigate rosse alla maglia rosa, il colore evoca concetti universalmente riconosciuti: è il soggetto della mostra 'Sociocromie', aperta dall'8 settembre al 14 novembre al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. Curata da Giulio Ceppi, architetto, designer e fondatore di Total Tool, l'esposizione è dedicata al valore storico e sociale del colore. La mostra evidenzia - nell'ambito del XX secolo e l'inizio del XXI - momenti di valore storico e sociale, legati alla politica, agli eventi sportivi, alle innovazioni tecniche, che ricorrono al colore quale espressione connotante, da cui deriva la denominazione Sociocromie - neologismo ideato da Ceppi - che si riferisce a un fatto sociale noto ed espresso attraverso l'uso di diverse tonalità con una natura metaforica o a volte metonimica. Dall'oro nero ai colletti bianchi, sono 25 i binomi esposti in mostra e identificati come "cromonimi", ovvero eventi della vita quotidiana espressi ricorrendo a una tinta che permette di rappresentare la realtà in modo figurato. Orari: martedì - venerdì: 10.00 - 18.00; sabato e festivi: 10.00 - 19.00.

Lidia Bagnara negli spazi Nonostante Marras

Negli spazi di Nonostante Marras è ospitata fino al 19 settembre "In Zir - I miei viaggi verso Gerusalemme", mostra fotografica che vede protagonista Lidia Bagnara. A cura di Francesca Alfano Miglietti, il percorso rivela la natura spontanea e istantanea del lavoro di Bagnara: in circa 100 fotografie, scattate tra 1991 e il 2021 in India e Cappadocia, Libano e Siria, Giordania e Israele, Egitto e Italia, emerge un paesaggio fatto di frammenti di luoghi e persone, ma anche stati d'animo, odori, percezioni tattili. Orari: 10-19

‘Storie del grattacielo’ a Palazzo Pirelli

È stata inaugurata al 26/o piano del Grattacielo Pirelli la mostra 'Storie del Grattacielo. I 60 anni del Pirellone tra cultura industriale e attività istituzionali di Regione Lombardia'. L'esposizione, curata da Fondazione Pirelli e Regione Lombardia, raccoglie documenti, testimonianze, fotografie e filmati che raccontano la storia dell'edificio, nato come quartier generale di Pirelli e poi diventato sede e simbolo di Regione Lombardia. Il percorso espositivo si apre con un plastico del Grattacielo proveniente dai Gio Ponti Archives, con la riproduzione di uno schizzo dello stesso architetto che riassume la sua idea di Milano, della quale il Pirellone è landmark indiscusso. Cinque 'movimenti' scandiscono il percorso espositivo e una linea del tempo accompagna il visitatore attraverso gli eventi più significativi della grande storia nazionale e internazionale, dal 1956 ai giorni nostri. Fino al 30 novembre, lunedì e mercoledì dalle ore 9,30 alle ore 12,30 (ultimo ingresso ore 12) e dalle ore 14,30 alle ore 16,30 (ultimo ingresso ore 16).

Nanda Vigo alla Fondazione Sozzani Milano

"Ho sempre visto architettura, design e arte insieme come un tutt'uno nei miei progetti" diceva Nanda Vigo, architetto, artista e designer, protagonista del clima culturale, milanese ed europeo degli anni Sessanta, cui la Fondazione Sozzani dedica la mostra "Nanda Vigo, incontri ravvicinati. Arte, Architettura, Design" a cura di Marco Meneguzzo e Allegra Ravizza, Archivio Nanda Vigo, e in collaborazione con Luca Preti. Con rari prototipi, pezzi unici, disegni e schizzi inediti, l'esposizione - che apre il 5 settembre per la design week - si divide in tre sezioni: la prima presenta Nanda Vigo - mancata lo scorso anno - come "maestra della luce", con una delle sue opere d'arte più note, "l'Ambiente Cronotopico" del 1968, che rappresenta l'idea immersiva della luce come viaggio. La seconda si concentra sull'architettura, attraverso pezzi storici e immagini inedite. La terza riflette la complessità della ricerca come designer: dai celebri specchi, alle sedie "due più" (1971) fino alla collezione Hard & Soft, ultima collezione completa realizzata per un ambiente immersivo nel 2019. Orari: tutti i giorni dalle 10.30 alle 19.30.