Dissidi con la parrocchia, si dimette storico custode del Santuario della Rocchetta

Lombardia

Le dimissioni di Fiorenzo Mandelli, da oltre 10 anni "protettore" del santuario abduano, sono avvenute lo scorso 14 luglio dopo uno scontro con il parroco della comunità pastorale che convoglia Cornate, Colnago e Porto d’Adda

Il Santuario della Madonna della Rocchetta perde il suo storico custode. Fiorenzo Mandelli, Cavaliere al Merito della Repubblica italiana nel 2019, ha rassegnato le dimissioni lo scorso 14 luglio dopo uno scontro con don Emidio Rota, parroco della comunità pastorale che convoglia Cornate, Colnago e Porto d’Adda. I rapporti tra i due si sarebbero incrinati negli ultimi tempi fino alla ‘rottura’ avvenuta nel corso di una riunione tra l’ex custode, il parroco e alcuni membri del consiglio pastorale. Il santuario, intanto, resta chiuso. A riportare la notizia sono Prima Monza e Lecco Notizie.

Il santuario della Madonna della Rocchetta
Il santuario della Madonna della Rocchetta

Le dimissioni

Mandelli, da oltre 10 anni “protettore” del santuario abduano, ha comunicato ufficialmente le dimissioni in seguito ai dissidi con don Emidio Rota, che dal 2017 guida la parrocchia: "Il mio rapporto con il Santuario si è interrotto lo scorso 14 luglio 2021. Quella sera sono stato convocato in parrocchia a Porto d'Adda per una riunione con Don Emidio: la riunione si è rivelata un processo al sottoscritto, con presenti il parroco e sette parrocchiani di Porto (3 membri del Consiglio Economico, 4 membri del Consiglio Pastorale). Nel corso della serata mi sono state fatte una serie di rimostranze: non vanno accettate richieste per matrimoni o celebrazioni di anniversari, i sacerdoti di passaggio possono celebrare Messe solo nel prato dello Stallazzo, non va suonata l'Ave Maria, non devo più occuparmi della manutenzione, devo togliere la statua di Leonardo e altre cose. La riunione, per me del tutto inaspettata, è stata una trappola per mettermi in difficoltà e ne sono uscito molto turbato e dispiaciuto. Ho chiesto anche una lista scritta di accorgimenti e nuove regole, il parroco mi ha risposto che “non verrà scritto nulla”. Infatti, la riunione si è conclusa così, solo con invettive otto persone contro uno. Voglio sottolineare il trattamento per nulla umano che mi è stato riservato: non è possibile ignorare una persona, che ha dato dalla pensione a 57 anni ai 70 anni attuali, tempo, passione, risorse infinite per un luogo sacro della comunità, e poi, in una sera, demolire questa persona in un processo, otto contro uno, sapendo bene che sono stimato da moltissimi sacerdoti, dai vicari parrocchiali e da molti membri del consiglio pastorale e della comunità di Cornate (tant’è che si è fatto tutto in silenzio)". Ma don Emidio Rota non ci sta e, come riporta il Corriere della Sera, risponde: "Nessuno gli ha chiesto di lasciare il suo incarico, da sempre apprezzato. Io sono amareggiato".

Il messaggio di solidarietà dei cittadini al custode del santuario
Il messaggio di solidarietà dei cittadini al custode del santuario

La solidarietà dei cittadini

La questione ha sollevato un polverone tra i parrocchiani di Cornate e non solo. In tanti hanno espresso vicinanza a Mandelli, che oltre a tenere aperte le porte del santuario – riportano i quotidiani online – teneva delle vere e proprie "lezioni" sulla storia della chiesina e sugli anni trascorsi sulle sponde dell’Adda da Leonardo da Vinci. Nel frattempo la cooperativa sociale Solleva ha creato un gruppo Facebook "aperto a tutti coloro che vogliono sostenere le ragioni dell’amico volontario Fiorenzo Mandelli. Insieme possiamo restituire a Fiorenzo dignità e rispetto".

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