La donna è stata scoperta dalla polizia a cui i responsabili del Niguarda si erano rivolti dopo essersi accorti di un flacone fuori posto di Fentanyl: durante una perquisizione in casa sua è emersa un’altra boccetta
È stata una boccetta fuori posto di Fentanyl, un farmaco oppioide usato come potentissimo analgesico a insospettire il personale dell'ospedale Niguarda di Milano. È uno dei medicinali più utilizzati nel mercato illegale a scopo stupefacente ma, in questo caso, come racconta l’edizione milanese del Corriere della Sera, non hanno un ruolo le mafie del dark web (dove il Fentanyl viene venduto a 8 dollari al grammo) ma la vicenda di una caposala che se ne appropriava, come scoperto gli agenti della Polizia a cui i responsabili del Niguarda si erano rivolti quando hanno capito che non era un banale errore.
Le indagini
I poliziotti hanno ricostruito il 'tragitto' del Fentanyl e sono arrivati all'infermiera. Durante una perquisizione in casa sua è emersa un'altra boccetta di farmaco. La caposala ha ammesso di essere schiava della droga e di essere arrivata a 12 dosi al giorno, una quantità potenzialmente letale. È ora indagata per possesso di stupefacente e peculato mentre l'ospedale l'ha sospesa ed ha avviato l'iter per le procedure disciplinari.