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Incidente sul Garda: mandato di arresto europeo per un tedesco

Lombardia

Il mandato di arresto dovrà ora essere valutato da un giudice del tribunale di Monaco di Baviera

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Rischio di reiterazione del reato e pericolo di fuga. Per queste ragioni la Procura di Brescia ha chiesto l'arresto di uno dei due turisti tedeschi che erano a bordo del motoscafo Riva sabato 19 giugno quando hanno travolto nelle acque del Lago di Garda, a Saló, la piccola imbarcazione del 37enne Umberto Garzarella e l'amica studentessa 25enne Greta Nedrotti (deceduta per annegamento), rimasti uccisi nello schianto. Il gip del tribunale di Brescia ha già dato l'ok all'arresto di chi era ai comandi del motoscafo e la procura ha firmato un mandato di arresto europeo che dovrà ora essere valutato da un giudice del tribunale di Monaco di Baviera, visto che i turisti sono già rientrati in Patria. La risposta alla richiesta di misura cautelare è attesa per l'inizio della prossima settimana. 

Il mandato

Il destinatario del mandato di arresto europeo è l'uomo che ripreso dalle telecamere del rimessaggio barche di Salò, alle 23.35 di sabato, dopo l'incidente mortale, barcolla in piedi sull'Aquarama fino a cadere in acqua. È lo stesso che ha accettato di sottoporsi all'alcoltest, poi risultato negativo, ma non è il proprietario del motoscafo. "Il mandato di arresto europeo firmato dalla Procura di Brescia è la risposta efficace ad un comportamento dei due tedeschi che dall'inizio alla fine non è stato improntato al senso di responsabilità e correttezza", hanno dichiarato all'ANSA gli avvocati Patrizia Scalvi e Caterina Braga, legali della famiglia di Greta Nedrotti. 

I legali delle famiglie delle vittime: "Giudici Monaco convalidino l'arresto"

"I giudici di Monaco convalidino il mandato d'arresto europeo firmato dalla Procura di Brescia", dicono gli avvocati delle famiglie delle vittime dell'incidente. "È la risposta efficace ad un comportamento dei due tedeschi che dall'inizio alla fine non è stato improntato al senso di responsabilità e correttezza", è il commento degli avvocati Patrizia Scalvi e Caterina Braga, legali della famiglia di Greta Nedrotti. "Ieri ai funerali di Greta - aggiunge l'avvocato Braga - c'era una sensazione di mancanza di tutela. Oggi con questa notizia della mossa della procura la sensazione è venuta meno. I genitori dicono di essere contenti per questa svolta della giustizia anche se non si danno pace per il comportamento dei due che non si sono fermati".

L'avvocato dei turisti: "Non abbiamo ricevuto alcuna notifica"

Il turista tedesco e l'amico, entrambi indagati per omicidio colposo e omissione di soccorso, pare siano all'oscuro del mandato d'arresto europeo. "Non abbiamo ricevuto alcuna notifica. Non sappiamo nulla", si limita a dire l'avvocato Guido Sola, legale modenese dal quale i due 52enni manager d'azienda hanno eletto domicilio in Italia.

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