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Buccinasco, incendi in palestra e centro pilates: arrestata coppia

Lombardia

Le accuse sono incendio doloso, aggravato dai motivi abietti e dal danno di rilevante entità, e attentato alla sicurezza di un impianto di gas nella palestra, vicino al quale è stato innestato il rogo con rischi di esplosione

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Un uomo di 57 anni e la sua compagna di 54 anni sono stati arrestati a Buccinasco con l'accusa di aver appiccato due incendi, uno il 28 maggio scorso e l'altro il 27 giugno, nello stesso condominio. Nel primo caso è stata colpita la palestra 'Fit boutique' mentre la volta dopo i due, secondo le accuse, hanno tentato di dare fuoco a un centro di Pilates, secondo quanto riporta il Corriere della Sera gestito da una donna con cui l'uomo aveva avuto in passato una relazione.

Le accuse

L'arresto è stato compiuto dai carabinieri della Compagnia dell'Arma di Corsico in esecuzione del provvedimento emesso dal gip di Milano Stefania Donadeo, su richiesta della pm Marina Petruzzella che ha coordinato l'indagine. Le accuse sono incendio doloso, aggravato dai motivi abietti e dal danno di rilevante entità, e attentato alla sicurezza di un impianto di gas nella palestra, vicino al quale è stato innestato il rogo con rischi di esplosione. È stato anche sequestrato lo studio medico dove l'uomo svolge la professione di dentista e che si trova nello stesso stabile dove sono avvenuti gli incendi. Ancora da chiarire il movente: gli investigatori stanno cercando di capire se sia di natura economica o sentimentale.

L'incendio alla palestra

Per quanto riguarda l'episodio dello scorso 28 maggio gli indagati, dopo avere oscurato l'obiettivo della telecamera di video-sorveglianza della palestra, avrebbero introdotto all'interno dei locali una cospicua quantità di liquido infiammabile utilizzando una cannula inserita nella cavità di un tubo esterno del gas, provocando la deflagrazione con una lunga miccia a lenta combustione accuratamente posizionata. L'incendio ha provocato la distruzione dei locali della palestra con grave pericolo per la tenuta dell'intero stabile e per l'incolumità pubblica poiché al momento dell'incendio, vi era ancora la presenza di passanti e di clienti di un bar poco distante dal luogo, ancora aperto al momento dei fatti. Le attività di sopralluogo, eseguite con il supporto tecnico del Nucleo Investigativo Antincendio dei Vigili del Fuoco di Milano, hanno consentito inoltre di rilevare come lo sconsiderato utilizzo del condotto del gas, quale vettore di trasporto del liquido infiammabile dall'esterno verso l'interno, avrebbe certamente potuto causare danni importanti come il crollo delle strutture portanti qualora non vi fosse stato il tempestivo intervento dei pompieri.

Il tentato rogo del 27 giugno

Nel secondo episodio, risalente alla serata del 27 giugno, gli indagati avrebbero utilizzato una miccia di innesco costituita da un filo di lana e una abbondante quantità di liquido infiammabile, verosimilmente benzina, introdotta all'interno del centro di pilates mediante una cannula inserita sotto la porta di ingresso. In questo caso, l'evento non si è verificato poiché le micce di innesco si sono spente sul nascere anche a causa dell'eccesso di silicone che i due avevano applicato sulla base della porta con l'intento di evitare che le eventuali fiamme potessero fuoriuscire sul pianerottolo condominiale. Anche in questo caso la coppia è stata ripresa nitidamente dalle telecamere di video-sorveglianza della zona nell'atto di accedere all'interno dello stabile e uscire al termine del tentativo di appiccare il rogo. Inoltre, l'acquisizione delle immagini di video-sorveglianza dei distributori di carburante della zona ha permesso di accertare che già nella mattinata del 25 giugno la donna era andata in una stazione di servizio di Milano, al confine con Buccinasco, per riempire di benzina una tanica. Tale comportamento, correlato al primo incendio, sarebbe stato posto in essere con la volontà, già peraltro più volte palesata dagli indagati nel corso delle indagini, di sviare le investigazioni e dissipare ogni eventuale sospetto su di loro.