Milano, caso truffa onlus su migranti: 10 condanne fino a 11 anni

Lombardia

Confiscati quasi 9 milioni di euro. Le accuse nell'indagine del pm Gianluca Prisco erano associazione per delinquere, truffa allo Stato e autoriciclaggio

Condannata a 11 anni di carcere Daniela Giaconi, arrestata il 2 luglio 2019 nell'ambito dell'inchiesta sulla maxi truffa nella gestione dei migranti da parte di alcune onlus. Lo ha deciso la quarta sezione del Tribunale di Milano che ha inflitto altre nove condanne con pene fino a otto anni e sei mesi. Confiscati quasi 9 milioni di euro. Le accuse nell'indagine del pm Gianluca Prisco erano associazione per delinquere, truffa allo Stato e autoriciclaggio.

Le accuse

Giaconi è accusata di aver gestito "di fatto" un presunto "sistema" basato su quattro onlus che avrebbero falsificato documenti per ottenere la gestione dell'accoglienza di centinaia di migranti. A quest'ultimi, secondo le accuse, veniva dato poco o nulla, perché ciò che interessava era solo "lucrare" sull'emergenza. La donna e gli altri, rappresentanti legali e presunti prestanome delle finte onlus, secondo l'accusa, avrebbero usato per "scopi personali" oltre 4,5 milioni di euro dei circa 7,5 milioni ottenuti illecitamente partecipando, tra il 2014 e il 2018 ai bandi delle Prefetture di Lodi, Parma e Pavia che si sono costituite parti lese al processo.

L'inchiesta

Giaconi e altre 10 persone erano state destinatarie nel luglio 2019 di un'ordinanza cautelare eseguita dalla Guardia di finanza di Lodi (Giaconi in carcere, 5 ai domiciliari e 5 obblighi di dimora). Inchiesta che aveva svelato, come si legge negli atti, uno "scenario del malaffare" sulla pelle dei richiedenti asilo. Il gruppo di presunti truffatori avrebbe anche garantito "supporto economico" a condannati per associazione mafiosa e, in particolare, "uno stipendio senza alcuna prestazione lavorativa", consentendo loro "di richiedere" con documenti falsi "le misure alternative alla detenzione", perché figuravano come lavoratori delle onlus. "Se ci beccano ancora il contatore chiuso del gas - diceva un'indagata intercettata - sono c... amari!". Gli stanziamenti erogati dalle prefetture alle onlus, tra il 2014 e il 2018, sarebbero dovuti servire per finanziare servizi a favore dei migranti, ossia vitto, alloggio, mediazione linguistico-culturale, tutela legale e psico-socio-sanitaria. Il primo e l'8 marzo parleranno le difese, mentre la sentenza è prevista per il 7 aprile. 

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