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Milano, l’intervento di Moni Ovadia al presidio pro Palestina. VIDEO

Lombardia

Secondo lo scrittore e attore ebreo, quello che Israele sta infliggendo ai palestinesi è un "vero orrore”. Alcune centinaia le persone presenti alla manifestazione

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A Milano si è svolto quest’oggi un presidio a supporto della Palestina promosso unitariamente da tutte le associazioni dei palestinesi, a cui si sono unite alcune realtà della sinistra. Alla manifestazione ha preso parte anche lo scrittore e attore ebreo Moni Ovadia, il quale ha parlato ai presenti, sostenendo che quello che Israele sta infliggendo ai palestinesi è un "vero orrore".

L'intervento dello scrittore

"Ci si gonfia di retorica sulla sopravvivenza dello Stato d'Israele - ha dichiarato Moni Ovadia dal palchetto allestito per l'occasione - e ci si dimentica delle vittime in Palestina. I palestinesi hanno il diritto di non vedere distrutte le proprie case, di non vivere tra le macerie. È uno Stato democratico quello che pratica sistematicamente l'occupazione? Quello che è ormai arrivato a oltre 800mila arresti amministrativi, senza alcun processo?", ha chiesto. Per Ovadia, "anche in Israele vi sono molti ebrei che denunciano questa situazione come crimine di guerra". Lo scrittore ha poi fatto sapere di aver ricevuto minacce per questa sua presa di posizione. "Sono venute da gruppi neanche sionisti ma ormai ultranazionalisti - ha dichiarato durante il suo intervento -, isterici, certamente affetti da sindrome psicopatologica. Le minacce le ho passate alla Polizia, gli insulti sono arrivati a fiumi ma mai rinuncerò alla mie idee".

"Io non voglio che la sofferenza della mia gente sia usata per infliggere sofferenze ad altre persone", ha proseguito Ovadia riferendosi a un "ricatto" da parte di Israele per via di "quel fenomeno spaventoso" che è stata la Shoah, "con il quale i palestinesi non c'entrano nulla. Ho ricevuto minacce, ma per farmi tacere devono spararmi in testa. Io sto con i miei fratelli palestinesi", ha concluso.

Le parole dei presenti

Alla manifestazione erano presenti alcune centinaia di persone. "Con il popolo palestinese, per fermare il massacro dell'esercito israeliano", lo slogan del presidio. "L'Italia condanni i crimini di guerra commessi da Israele - tra le parole d'ordine - con l'uccisione di centinaia di civili e il bombardamento di scuole, ospedali, luoghi di culto e la pulizia etnica in corso a Gerusalemme Est".