Mise droga nell'auto del suo comandante: Tribunale ordina reintegro agente polizia locale
LombardiaL'uomo era stato arrestato con l'accusa di aver nascosto per vendetta alcune dosi di cocaina nell'auto della sua ex comandante dopo un parere negativo. Il Comune condannato a risarcimento
Il Tribunale del Lavoro di Milano ha dichiarato illegittimo il licenziamento di Salvatore Furci dal corpo di Polizia Locale di Corbetta (in provincia di Milano), arrestato con l'accusa di aver nascosto per vendetta alcune dosi di cocaina nell'auto della sua ex comandante della Locale, Lia Vismara. La donna infatti lo aveva dichiarato inidoneo, al termine di un periodo di prova, dopo che Furci aveva vinto il concorso di ufficiale al comando di polizia locale del Comune di Corbetta.
Il tribunale inoltre ha condannato il Comune ad un risarcimento di 10 mila e cinquecento euro. Dopo la valutazione negativa infatti Furci non era stato assunto dal Comune di Corbetta e aveva fatto ricorso al Tribunale del Lavoro, decidendo inoltre di incastrare la sua superiore.
Il sindaco di Corbetta: "Sentenza scioccante"
Il sindaco di Corbetta, Marco Ballarini, ha definito la sentenza "scioccante", trattandosi di "un ex vigile arrestato a seguito di una richiesta di misura cautelare emessa dalla Direzione Antimafia di Milano", cui il "Tribunale del Riesame ha negato la scarcerazione perché ritenuto disinvolto nel suo agire criminale e nell'uso improprio del ruolo di pubblico ufficiale", concludendo di essere pronti al ricorso.
L'appello alla magistratura: "Fare luce su quanto accaduto"
"E loro devono spendere… Cioè non si…Quando col Giudice questi... Gli avvocati si danno del tu, capito?", diceva Furci intercettato al telefono mentre parla della sua causa di lavoro contro il Comune di Corbetta, contenute nel faldone di inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano. Sulla base di queste parole, Ballarini lancia un appello alla magistratura "affinché faccia luce su quanto accaduto" al netto di una sentenza che "sancisce come illegittimo il licenziamento ma, a differenza di quanto chiesto dalla parte, intima al Comune di pagare diecimila euro". In aggiunta, ha continuato Ballarini, "sono state compensate le spese legali, se il licenziamento fosse stato illegittimo come sarebbe possibile indennizzare con una cifra del genere e per di più con le spese compensate?". Poi il sindaco ha concluso: "qualora volessimo ritenere (e non è così) non corrette le valutazioni per il licenziamento, il personaggio è oggi in carcere proprio per la sua spiccata capacità di delinquere e quindi inidoneo sotto ogni punto di vista a ricoprire il ruolo di ufficiale di polizia Locale".