Covid Lombardia, Bertolaso: “Dal 2 giugno prenotazione vaccino per la fascia 16-29enni”

Lombardia

“Il 27 maggio, potremmo aprire le vaccinazioni alla fascia 30-39", ha affermato il coordinatore della campagna vaccinale

"Il 2 giugno, non casualmente il giorno della Festa Repubblica, apriremo le vaccinazioni all'ultima categoria, ovvero i ragazzi dai 16 ai 29 anni, in modo di ricevere la prima dose prima di andarsene in vacanza. Il 27 maggio, potremmo aprire le vaccinazioni alla fascia 30-39", ha detto il coordinatore della campagna vaccinale lombarda, Guido Bertolaso, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Lombardia. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)

Bertolaso: “Prima dose a tutta la Lombardia prima delle vacanze”

"Abbiamo immaginato di aprire le prenotazioni per vaccinarsi ai 40-49enni il 20 maggio, garantendo la somministrazione ad inizio del mese di giugno. Tutta la Lombardia avrà ricevuto la prima dose prima di andare in vacanza e questo vorrà dire immunità di gregge, tranquillità, immagine e capacità di accogliere", ha aggiunto Bertolaso.

Le date della campagna vaccinale in Lombardia

Le vaccinazioni in Lombardia

"I numeri dei vaccinati in Lombardia sono circa il 17% del totale nazionale. Dal 26 aprile al 12 maggio la Lombardia ha superato il target di vaccinazioni fissato dal Commissario Figliuolo. Il resto d'Italia, nel medesimo periodo, ha fatto registrare meno somministrazioni rispetto a quanto richiesto. Se la Lombardia non avesse lavorato con questi ritmi, il target non sarebbe stato conseguito a livello nazionale", ha aggiunto Bertolaso. Per quanto riguarda gli over 80, i non vaccinati lombardi sono il 6,6% contro l'11,1% della media italiana. Per quanto riguarda i 70-79enni, invece, sono il 18,4% contro una media italiana del 26,5%. I non vaccinati tra i 60 e i 69 anni in Lombardia sono il 35,4%, mentre la media nazionale è del 50%. "Nonostante non ci sia una vera direttiva dal Ministero della Salute, abbiamo incominciato a ragionare con il presidente Fontana e con la vice presidente Moratti, su quella che potrebbe essere una campagna vaccinale d'autunno, che dovrebbe ovviamente essere molto diversa da questa campagna vaccinale massiva. Dobbiamo essere pronti nel momento in cui dovesse accadere qualcosa di nuovo", ha spiegato Bertolaso.

Bertolaso: “Non abbiamo bisogno di Vax Day

"A noi di fare il vax day non ci passa per l'anticamera del cervello, perché non ne abbiamo bisogno", ha proseguito il coordinatore della campagna vaccinale. "Prima di aprire ai 40enni vogliamo aspettare, prima vogliamo vaccinare quelli che ne hanno più diritto e che sono già prenotati - ha spiegato - Avremmo aperto agli under 50 solo se avessimo avuto le agende incomplete o libere. Ecco perché l'idea di aprire ai quarantenni può essere suggestiva, ma può anche nascondere il fatto che alcune realtà regionali non sono in grado di raggiungere i target affidati dal generale Figliuolo su base quotidiana". "Aprire subito ai 40enni - ha detto ancora Bertolaso - ci crea dunque un problema perché stiamo già vaccinando i 50enni: siamo pieni, non abbiamo buchi, non abbiamo bisogno di abbassare l'età né di fare i Vax Day di cui molti parlano come fosse un'idea brillante, ma possono servire anche per camuffare il fatto che non sei in grado di continuare le vaccinazioni in maniera continua e costante".

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