Un 52enne è deceduto intorno alle 11 di questa mattina: sarebbe scivolato dalla struttura all’interno di un cantiere di un centro commerciale, candendo per circa 4 metri. Si tratta della terza morte sul lavoro in quattro giorni in Lombardia
Un operaio di 52 anni è morto dopo essere precipitato da un ponteggio a Tradate (in provincia di Varese) intorno alle 11 di questa mattina. Sulla vicenda indagano i carabinieri. La vittima, Marco Oldrati, residente in provincia di Bergamo, lavorava per un'azienda della Bergamasca.
L'incidente
A quanto emerso, l'uomo sarebbe precipitato da un ponteggio allestito nel cantiere di un centro commerciale, cadendo nel vuoto per circa quattro metri. La dinamica dell'accaduto è ancora al vaglio dei tecnici Ats e dei carabinieri: l'uomo potrebbe essere scivolato o essere caduto in seguito ad un malore. Resta da accettare che fossero state prese tutte le precauzioni previste dalla normativa per la sicurezza sul lavoro. Sul posto oltre ai tecnici Ats anche i soccorritori del 118, che hanno tentato inutilmente di rianimare il lavoratore.
I precedenti
Si tratta della terza morte sul lavoro in quattro giorni in Lombardia. Il 5 maggio, a Busto Arsizio, sempre in provincia di Varese, è morto Christian Martinelli, di 49 anni, schiacciato da un'alesatrice nella fabbrica dove lavorava, mentre giovedì 6 in un cantiere a Pagazzano (Bergamo) è deceduto Maurizio Gritti, travolto da una lastra di cemento.
Sindacati: "Sciopero 4 ore e convocare tavolo Prefetto"
Cgil, Cisl e Uil insieme alle rispettive federazioni edili Filca, Fillea, Feneal hanno indetto uno sciopero di quattro ore in tutta la provincia di Varese e chiedono la convocazione "urgente" di un tavolo al Prefetto del Capoluogo prealpino. "E' urgente intervenire - si legge in una nota - prima che si aprano i tanti cantieri previsti dagli investimenti europei". Cgil Cisl e Uil si rivolgono così alle imprese, all'Ats, all'Inail, alle amministrazioni comunali, alla provincia di Varese e alla Regione Lombardia chiedendo di "assumersi le loro responsabilità e agire nell'immediato con massicci investimenti nella prevenzione". "Serve un'azione immediata e diffusa - concludono - servono urgentemente ispezioni a tappeto in tutte le imprese e un piano formativo straordinario aggiuntivo per tutte le lavoratrici e lavoratori".
"Avanti di questo passo in Lombardia il lavoro farà più vittime del Covid". E' l'amara constatazione del segretario generale della Cisl della Lombardia Ugo Duci. "La Regione Lombardia - afferma Duci - assuma immediatamente tutti i tecnici della prevenzione e dei controlli che mancano ormai da anni negli organici delle Ats e metta in campo un urgente e strutturato programma di verifiche nei cantieri e nelle aziende". "Non farlo subito - incalza - significa diventare corresponsabili di questa vera e propria carneficina". "Di fronte all'immobilismo di chi deve assumere le azioni necessarie a garantire una diffusa ed efficace rete di prevenzione e controlli, uniti a mirati percorsi formativi - conclude Duci - se sarà necessario metteremo in campo una grande mobilitazione regionale".
Fontana: "Ancora una vittima si aggiunge a lista dolorosa"
"Ancora un terribile incidente sul lavoro oggi. Una vittima in più, in un cantiere in provincia di Varese, che si aggiunge alla terribile e dolorosa lista di questi primi mesi del 2021. Il cordoglio e l'abbraccio della giunta lombarda e mio personale alla famiglia dell'uomo, un operaio della bergamasca che oggi è deceduto". Così il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana commenta l'ennesimo tragico incidente sul lavoro avvenuto oggi. "Dobbiamo fare di più - aggiunge-, dobbiamo aggiungere competenze e risorse nel sistema della prevenzione e dei controlli. Chiederò al Prefetto di Milano, anche in qualità di coordinatore dei prefetti lombardi, di convocare con urgenza un incontro per ampliare e intensificare tutti insieme - associazioni di impresa, rappresentanti sindacali e istituzioni - le azioni concrete e immediate per spezzare questa sequenza di incidenti e di troppe vittime".