Il rifiuto a farsi somministrare la dose di vaccino "è un fenomeno che negli ultimi giorni sta diventando più importante di quello che possiamo pensare", ha affermato Giovanni Pavesi. "Ho segnalazione di centri vaccinali in cui parecchia gente li sta rifiutando". L'assessore al Welfare, Letizia Moratti, smentisce: "Le rinunce a vaccinarsi con AstraZeneca in Lombardia sono irrisorie, nessun allarme"
"Quello del rifiuto del vaccino AstraZeneca è un tema difficile. È un fenomeno che negli ultimi giorni sta diventando più importante di quello che possiamo pensare". Lo ha affermato Giovanni Pavesi, direttore generale del Welfare di Regione Lombardia, intervenendo sull'emergenza Covid (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - MAPPE E GRAFICI - L'EMERGENZA IN LOMBARDIA E A MILANO) e sui vaccini (QUANDO MI VACCINO?) in audizione in Commissione Sanità del Consiglio Regionale. Il dg ha riferito che la percentuale di rifiuto è al 15%, ma che la tendenza "è in crescita".
"Vaccino sicuro e utilizzabile"
"Ho segnalazione di centri vaccinali importanti in cui parecchia gente li sta rifiutando - ha spiegato Pavesi -. In questi casi, se in sede di anamnesi ci sono valutazioni critiche, possiamo fargli il Pfizer. Negli altri casi, se non ci sono queste motivazioni, li rimettiamo in coda. Bisogna ribadire alla gente che ci sono milioni di europei che si sono vaccinati con AstraZeneca e questo non ha provocato alcun tipo di rebound. È un vaccino sicuro e utilizzabile", ha concluso.
"Fino a ora rifiuti al 15%, su insegnanti copertura molto forte"
"Fino a oggi il 15% popolazione che si è recata ai nostri centri vaccinali ha rifiutato AstraZeneca - ha detto Pavesi -, ma abbiamo la sensazione che sia una percentuale in crescita". Sulla campagna vaccinale dedicata al personale scolastico "riteniamo che sul fronte degli insegnanti, se non totalmente in sicurezza, abbiamo una copertura molto forte - ha aggiunto il dg -. Complessivamente, su 258mila insegnanti o personale del comparto dell'istruzione della Lombardia, ne abbiamo vaccinati 216mila, circa l'84%. Nel 16% che manca, c'è anche una parte minoritaria che non poteva essere vaccinata con AstraZeneca a causa di una serie di patologie. Queste persone verranno successivamente richiamati e dirottate su Pfizer".
A regime servono non meno di 3 milioni di dosi al mese
"Per mettere a regime la campagna di vaccinazione in Lombardia servono non meno di 3 milioni di dosi di vaccino al mese - ha affermato Pavesi -, in modo da raggiungere le 120-130 mila vaccinazioni al giorno che è il nostro dato ottimale".
Moratti: "Nessun allarme rinunce AstraZeneca"
"Le rinunce a vaccinarsi con AstraZeneca in Lombardia sono irrisorie, piuttosto sono in aumento considerevole le domande di approfondimento e di spiegazione sul vaccino". Così l'assessore al Welfare, Letizia Moratti, smentisce le parole del dg del suo assessorato, Giovanni Pavesi. "Nessun 'allarme-rinunce' in Lombardia dunque per AstraZeneca - spiega Moratti - perché ad oggi è meno del 5% dei cittadini che sarebbero vaccinati con questo vaccino a rifiutare effettivamente la somministrazione". Per il vicepresidente della Lombardia, le poche rinunce ad AstraZeneca sono "una conferma della fiducia riposta nella scienza e nei medici da parte dei nostri concittadini che stanno aderendo in modo esemplare alla fase vaccinale volta a combattere e vincere la pandemia". "Nel corso delle anamnesi - conclude la vicepresidente - i nostri medici stanno ricevendo una crescente domanda di approfondimenti su AstraZeneca da parte dei cittadini che però, grazie soprattutto alla competenza, alla chiarezza e alle rassicurazioni del personale medico, accettano nella pressoché totalità di farsi vaccinare".