Covid Milano, in provincia 1.285 nuovi casi nelle ultime 24 ore

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Così nelle altre province: 941 a Brescia, 525 a Monza e in Brianza, 375 a Bergamo, 361 a Varese, 321 a Como, 216 a Mantova, 215 a Cremona, 194 a Pavia, 170 a Lecco, 97 a Sondrio e 74 a Lodi

Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi a Milano

 

Nelle ultime ore in Lombardia si sono registrati 4.884 nuovi contagi a fronte di 61.469 tamponi processati. A Milano sono stati segnalati 1.285 casi.

Una cinquantina di persone, tra lavoratori del coordinamento spettacolo della Lombardia e studenti, questa mattina hanno occupato il cortile del Teatro Grassi di via Rovello, in pieno centro a Milano. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)

18:24 - In Lombardia 4.884 nuovi casi, ricoveri stabili

Con 61.469 tamponi eseguiti, è di 4.884 il numero di nuovi casi di coronavirus registrati in Lombardia, una percentuale dunque del 7,9. Restano sostanzialmente stabili i ricoveri: sono infatti 852 in terapia intensiva (4 più di ieri) e 7.124 negli altri reparti (+13). E' di 102 il numero dei decessi che porta il totale da inizio pandemia a 30.387. Per quanto riguarda le province, a Milano sono stati segnalati 1.285 casi, 941 a Brescia, 525 a Monza e in Brianza, 375 a Bergamo, 361 a Varese, 321 a Como, 216 a Mantova, 215 a Cremona, 194 a Pavia, 170 a Lecco, 97 a Sondrio e 74 a Lodi.

15:53 - Titolare bar Jamaica: "Siamo innocenti e faremo ricorso"

"Quello a cui tengo è che il Jamaica, che ha un nome e una storia, non ha fatto scattare norme anticovid": Micaela Mainini, una delle titolari dello storico bar accanto all'accademia di Brera dove erano di casa artisti del calibro di Piero Manzoni e Lucio Fontana ma anche Ungaretti e Quasimodo, tiene a spiegare di aver rispettato le regole dopo la sanzione e la chiusura imposta per cinque giorni. Innanzitutto "non siamo stati sanzionati per essere aperti oltre l'orario di chiusura - spiega - perché non lo eravamo, dato il nostro codice Ateco. Come ristorante possiamo stare aperti fino alle 22 per l'asporto". La sanzione è stata per l'assembramento "all'esterno del locale ma fuori abbiamo addirittura chiuso la parte su cui abbiamo la concessione con la corda perché la gente non si fermi e assunto una persona per ricordare alla gente di stare distanziata e non assembrarsi". Da qui la decisione "di fare ricorso con il nostro avvocato Daria Pesce". "Guardi a testimoniare che rispettiamo le regole - dice - ci sono tutti i controlli che ci hanno fatto: da fine febbraio forse 17 o 18, una volta cinque in una sola settimana. Sappiamo che qualcuno ha fatto segnalazioni. Altri fanno festini e fanno entrare la gente ma non noi".

13:05 - Assembramenti, chiuso bar Jamaica a Brera 

I carabinieri a Miilano sono intervenuti nella tarda serata di ieri in via Fiori Oscuri, a Brera, dove erano stati segnalati assembramenti di persone in strada, in violazione delle norme di contrasto alla diffusione del Covid 19. Un equipaggio ha riscontrato la presenza di numerose persone che stazionavano vicino a due bar di via Brera, mentre consumavano bevande alcoliche. Alla vista dei militari si sono allontanate. Uno di questi locali è il famoso bar Jamaica, eletto come ritrovo in passato da celebri scrittori, fotografi e artisti come Luciano Bianciardi, Piero Manzoni e Lucio Fontana. Nei confronti dei titolari dei due bar sono state elevate sanzioni amministrative e applicata la chiusura provvisoria di cinque giorni, per lo svolgimento dell'attività oltre l'orario consentito e la violazione del divieto di assembramento.

13:03 - Piccolo Teatro, gli occupanti: "Fondazione Grassi è con noi"

"Mi ha telefonato Francesca Grassi, figlia di Paolo Grassi e presidente della omonima fondazione e mi ha detto che tutta la fondazione Paolo Grassi è con noi". Lo ha spiegato Marco Cacciola, uno dei portavoce dei lavoratori dello spettacolo che hanno occupato il chiostro dei Piccolo Teatro Grassi di via Rovello a Milano, in apertura della conferenza stampa dove hanno illustrato le loro rivendicazioni. Un altro dei portavoce dei lavoratori ha poi aggiunto che la data del 27 marzo, scelta per occupare il chiostro dello storico teatro milanese, "oltre ad essere la giornata mondiale del teatro è anche quella che il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, aveva indicato come quella per la riapertura dei luoghi della cultura. Ma la crisi sanitaria ancora in corso non l'ha permesso. Bisogna ragionare su come tornare a lavorare quando ci saranno le condizioni, per ripartire con un livello di certezza che è quello che ci manca adesso, questa continua precarietà ormai è insopportabile".

12:34 - In cinque a bere al tavolo, sanzionati e chiuso il bar

Gli agenti della Polizia amministrativa della Questura di Milano hanno sorpreso ieri sera cinque persone che stavano consumando bevande all'interno di un bar di via Crispi, violando quindi le normative anti Covid. L'episodio si è verificato dopo le 22. I clienti sono stati identificati e saranno sanzionati, mentre il bar è stato chiuso per cinque giorni con un provvedimento d'urgenza.

12:25 - Piccolo Teatro, il direttore propone assemblea in orari di apertura 

Un presidio permanente dei lavoratori dello spettacolo che rispetti però gli orari di apertura e chiusura del teatro e il giorno di riposo. È questa la proposta che il direttore del Piccolo Teatro di Milano, Claudio Longhi, ha fatto ai lavoratori dello spettacolo che da questa mattina hanno occupato il chiostro della sede del Piccolo Teatro Grassi di via Rovello, nel pieno centro di Milano. L'intenzione dei lavoratori era quella di occupare in modo permanente il cortile e, dopo la richiesta del direttore, arrivato in via Rovello per un confronto, si riuniranno in assemblea per decidere il da farsi. "C'è comprensione e dialogo - ha spiegato Longhi parlando con la stampa - ma vogliamo capire esattamente quali sono le richieste. A fronte di una occupazione permanente dello spazio la nostra proposta è quella di creare un presidio permanente collegato agli orari di lavoro, dalle 9 alle 19 e quando il teatro è chiuso di liberare lo spazio. Se la proposta non verrà accettata troveremo un altro punto di compromesso". Il tema della situazione dei lavoratori dello spettacolo "mi è carissimo e ne parlo da sempre ma è complesso e va affrontato nella radicalità - ha concluso - delle sue implicazioni. Siamo in una situazione di deregolamentazione di cui ho sempre denunciato i limiti politici, in questo momento c'è un'enorme confusione rispetto a cosa sia un lavoratore dello spettacolo. Il Covid ha acceso i riflettori su questa condizione e va capito bene di cosa stiamo parlando". Nel chiostro i lavoratori hanno appeso degli striscioni con le scritte: "Facciamoci sentire. Noi non rinunciamo", "È da un anno e da una vita che aspettiamo, arte in primo piano". All'ingresso del teatro campeggia invece lo striscione "Reddito di continuità". 

11:28 - Giuseppe Sala visita Brigata Sanitaria e fa tampone 

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, questa mattina ha fatto visita ai volontari della Brigata Sanitaria, che da alcuni mesi si dedicano a fare tamponi gratuiti, 'tamponi sospesi', a chi non se lo può permettere. E lui stesso si è sottoposto a un tampone davanti al carcere minorile Beccaria, dove da qualche giorno la Brigata sta facendo test ai ragazzi che si trovano nella struttura. "È sempre bene vedere con i propri occhi e non solo leggere ciò che media e social affermano. Oggi ho verificato il lavoro della Brigata Sanitaria, un gruppo di operatori sanitari volontari che da qualche mese fa tamponi a chi non se lo può permettere in modo gratuito - ha spiegato il sindaco sulle sue pagine social postando una sua foto mentre fa il tampone -. Chi vuole dona qualcosa e può lasciare un tampone sospeso. Stamattina erano all'opera davanti al Carcere minorile Beccaria. Per i curiosi: sono negativo al test". Come hanno reso noto dalla Brigata Sanitaria il tampone del sindaco è stato eseguito da Orlando, un infermiere salvadoregno "al quale non viene riconosciuto il titolo di studio in Italia. Orlando ha il permesso di soggiorno scaduto e sta aspettando l'appuntamento a settembre e fino ad allora non può neppure iscriversi ad un corso da operatore socio sanitario - come si legge in una nota -. Oggi è venuto il primo cittadino di Milano mentre la Brigata Sanitaria Soccorso Rosso continua il suo tracciamento in Piazzale Baiamonti grazie alla Camera del non lavoro e Medicina solidale, soprattutto agli ultimi cittadini ai quali è da troppo tempo negato il diritto alla prevenzione".

9:40 - Lavoratori dello spettacolo e studenti occupano il Piccolo teatro

Una cinquantina di persone, tra lavoratori del coordinamento spettacolo della Lombardia e studenti, questa mattina hanno occupato il cortile del Teatro Grassi di via Rovello, in pieno centro a Milano. Per l'azione di protesta contro la chiusura delle istituzioni culturali i manifestanti hanno scelto, spiegano, una data non casuale: oggi è infatti la giornata mondiale del teatro. "Stabiliremo qui un parlamento culturale permanente, come luogo di incontri, assemblee, dibattiti e laboratori" dice Valentino Ferro, tecnico luci e lavoratore dello spettacolo, tra gli occupanti del teatro Grassi. I lavoratori dello spettacolo intorno alle 8 di questa mattina sono entrati nel cortile dell'istituzione culturale dove intendono rimanere quanto possibile per quelle che chiamano le 'Prove di uno spettacolo vivo'. "Questa azione - spiega Ferro - si inserisce in una giornata di respiro nazionale per rilanciare le lotte dei lavoratori dello spettacolo e le nostre richieste di riforma, tutela e reddito di continuità. Abbiamo scelto il Piccolo perché è il primo teatro di prosa comunale d'Italia, come scritto nel programma di sala del'47. Per noi è un simbolo".

8:02 - In provincia di Milano 1.460 contagi: 625 in città

Nelle ultime ore in Lombardia si sono registrati 5.077 nuovi contagi a fronte di 60.804 tamponi processati, il rapporto tre test effettuati e casi positivi è dell'8,3%. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 848, quelli negli altri reparti sono 7.111 mentre i decessi sono 100, per un totale complessivo di 30.285 morti in regione dall'inizio della pandemia. Nella provincia di Milano si registrano 1.460 i nuovi casi, di cui 625 nel capoluogo, 696 nella provincia di Brescia, 548 in quella di Monza e Brianza, 472 Varese, 427 Como, 317 Bergamo, 287 Mantova, 262 Pavia, 189 Cremona, 171 Lecco, 84 Lodi e 66 nella provincia di Sondrio.

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