Così l'ex assessore alla Sanità della Regione: "Io non ho nulla da rimproverarmi, il sistema ha fatto il massimo possibile di fronte a una pandemia senza precedenti"
Intervistato da La Stampa, Giulio Gallera, ex assessore alla Sanità della Regione Lombardia, spinto a Natale alle dimissioni dalla Lega, è tornato a parlare della gestione regionale dell’epidemia da Covid. "Io non ho nulla da rimproverarmi, il sistema ha fatto il massimo possibile di fronte a una pandemia senza precedenti. Alla fine l'unico problema oggettivo che ho avuto io è stato quello dei vaccini antinfluenzali, come sempre decisi dalla società Aria (Azienda regionale per l’innovazione e gli acquisti, ndc) che aveva sbagliato completamente il percorso di acquisizione, a febbraio proponendo una gara con un prezzo senza senso a cui non aveva partecipato nessuno". (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA - LA SITUAZIONE A MILANO - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)
"Lombardia sotto attacco"
Gallera ha continuato affermando che "la Lombardia è finita sotto un attacco mediatico inverecondo. Di fronte a questa narrazione immotivata, che la storia sta smentendo, io a un certo punto mi sono fatto da parte. Io mi riferisco alla gestione della pandemia, alla fine tutte le regioni sono capitolate quindi non era vero che la Lombardia era la peggiore". Infine: "Dei responsabili ci sono. C'è questa società, Aria, fortemente voluta dall'assessore Caparini e dalla Lega che si è dimostrata una realtà non efficiente e al di sotto delle aspettative. Il management non si è dimostrato all'altezza".