Il tribunale ha ordinato la riassunzione del 25enne ex operatore sanitario della Ampast, cooperativa che lavorava nell’Istituto Palazzolo Don Gnocchi. I legali dell’uomo hanno comunicato che il giudice ha dichiarato “nullo il licenziamento”
Il tribunale di Milano ha ordinato ieri la riassunzione di Hamala Diop, il 25enne ex operatore sanitario della Ampast, una cooperativa che lavorava nell'Istituto Palazzolo Don Gnocchi di Milano, al centro, insieme ad altre Rsa, di un'indagine della magistratura milanese sui contagi e i morti della scorsa primavera per la prima ondata del Covid (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA - LA SITUAZIONE A MILANO - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)
La decisione del tribunale
I legali dell'uomo, gli avvocati Romolo Reboa, Gabriele Germano, Massimo Reboa e Roberta Verginelli del foro di Roma, hanno comunicato che il giudice della sezione Lavoro del tribunale di Milano, Camilla Stefanizzi, ha dichiarato "nullo il licenziamento" e disposto "la reintegra di Hamala Diop nel posto di lavoro, con condanna della cooperativa anche al pagamento di tutti gli arretrati e delle spese di lite".
Legale Oss: “Esprimo soddisfazione"
L'avvocato Romolo Reboa ha sottolineato: "Non posso che esprimere la mia soddisfazione. Dopo tutto quello che era successo, il Tribunale di Milano ha dimostrato che si può avere fiducia nella giustizia". E ancora: "Con questa decisione l'Italia si allinea ai paesi più civili e democratici a tutela dei diritti dei lavoratori anche stranieri e con un colore della pelle diverso da quello della maggioranza della popolazione del territorio: mi auguro ora che anche le famiglie degli anziani deceduti nelle Rsa milanesi, che il Reboa Law Firm si onora di assistere, possano trovare analoga giustizia all'esito delle indagini in corso da parte della Procura della Repubblica di Milano".