Covid Milano, le strategie per non sprecare le dosi di vaccino

Lombardia

I centri vaccinali utilizzano una lista di persone, tra gli aventi diritto, da contattare a fine giornata alle quali somministrare le dosi rimaste

Una lista di persone da contattare all'ultimo minuto, a fine giornata, per evitare di sprecare le dosi di vaccino anti-Covid. È questa, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, la strategia messa in campo nei centri vaccinali per evitare che le dosi restino inutilizzate. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)

Il meccanismo per evitare gli sprechi

Secondo quanto ricostruito dal quotidiano, i centri di somministrazione tra le 17 e le 18 fanno una valutazione delle dosi rimaste e, se necessario, iniziano a contattare i riservisti. A dare maggiori problemi, dal punto di vista della gestione delle dosi, è il vaccino di Pfizer che una volta preparato deve essere somministrato entro sei ore. I centri per le vaccinazioni tengono conto di questo limite e nel pomeriggio diminuiscono il numero di iniezioni preparate. Nel caso avanzino delle dosi, secondo quanto spiegato dall'ospedale Niguarda al Corriere della Sera, si utilizza una lista di 'riserve' tra gli aventi diritto da contattare. In alcuni casi, però, sarebbe anche capitato che, sempre allo scopo di pareggiare i conti delle dosi, alcune persone siano state rimandate a casa e fatte tornare il giorno successivo.

La strategia degli ospedali

All'ospedale San Raffaele vengono seguite “le indicazioni di Ats – spiega al Corriere della Sera Carlo Signorelli, professore ordinario di Igiene all’Università Vita-Salute – Le dosi che avanzano possono essere somministrate a chi rientra nelle categorie con priorità: operatori sanitari e over 80”. Sempre allo scopo di evitare 'buchi', l'Asst Nord Milano richiama chi è in calendario ma non si presenta all’appuntamento prima di passare ai riservisti. Anche il punto vaccinale del Besta e dell’Istituto dei Tumori ha una lista di over 80 da convocare all’ultimo. L’Asst Santi Paolo e Carlo, invece, telefona a chi ha chiesto l’iniezione a casa e propone di farla al punto drive-through, senza scendere dall’auto. 

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