Secondo l’ordinanza pubblicata il 6 marzo e firmata dal sindaco, personale e ospiti dell’albergo Nonna Ebe dovranno rimanere nella struttura fino al 14 marzo compreso: nessuno potrà entrare o uscire
Chiuso per Covid l'albergo Nonna Ebe di Salò (in provincia di Brescia): i titolari e gli ospiti dovranno rimanere nella struttura fino al 14 marzo compreso. Si tratta di una quarantena obbligata in attesa degli esiti degli approfondimenti di Ats: nessuno potrà entrare né tanto meno uscire. Per chi sgarra, una multa salata: dai 400 ai 1.000 euro, salvo il fatto non costituisca più grave reato. È questo il contenuto dell'ordinanza a firma del sindaco Gianpiero Cipani, pubblicata il 6 marzo e come detto in vigore fino al 14. La notizia è riportata da Brescia Today. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)
L’ordinanza
Si tratta, nel dettaglio, di un'ordinanza contingibile e urgente di “sospensione temporanea del pubblico esercizio Albergo Nonna Ebe a titolo di misura precauzionale per il contenimento della diffusione del coronavirus”. A seguito di accertamenti di Ats, scrive il sindaco, “è stata segnalata la presenza di alcune persone positive al Covid-19 nel pubblico esercizio di Via Calsone, tra le quali vi sono i titolari che risultano posti in quarantena obbligatoria”. Oltre a loro ci sono anche “diversi ospiti”, alcuni dei quali “sono a loro volta sottoposti alla misura dell'isolamento obbligatorio”. Da qui la decisione di chiudere tutto, “in via precauzionale e fatte salve eventuali e ulteriori successive disposizioni”.
Le misure
L'ordinanza dunque vieta ai titolari di Nonna Ebe di accogliere ulteriori nuovi ospiti, di svolgere attività di preparazione e somministrazione dei pasti, di svolgere “qualsiasi ulteriore attività relativa alla gestione dell'albergo”, come ad esempio la pulizia delle camere. I titolari e gli ospiti positivi, o comunque già sottoposti a isolamento obbligatorio, rimarranno chiusi nelle loro stanze fino a nuovo ordine. Ma lo stesso vale per gli altri ospiti, “di cui non si conosce al momento lo stato di salute – continua Cipani – e se risultano contagiati o meno”. Per questo, in via precauzionale, dovranno rispettare “la misura dell'isolamento e rimanere chiusi nelle proprie stanze al fine di evitare qualsiasi contatto con altre persone”. Nell'albergo chiuso e i solato, saranno i Servizi sociali del Comune ad occuparsi di consegnare i pasti a domicilio ai titolari e agli ospiti della struttura.