Bimba trovata morta a Cisliano, l'autopsia: ipotesi soffocamento

Lombardia

La madre della piccola risulta indagata per omicidio aggravato dal vincolo della discendenza. La donna, che domani sarà interrogata dl gip, si trova ora nel carcere di San Vittore

Sarebbe morta soffocata la bimba di 2 anni trovata senza vita ieri mattina in un appartamento di Cisliano (Milano), è quanto emerge dalle prime risultanze dell'autopsia effettuata oggi, all'istituto di Medicina Legale dell'Università di Pavia. Per la morte della piccola risulta indagata per omicidio aggravato dal vincolo della discendenza la madre, di 41 anni, la quale è stata sottoposta a fermo su ordine della Procura di Pavia. L'indagine è condotta dal sostituto Roberto Valli insieme al procuratore Mario Venditti.

L'autopsia e le indagini

A condurre l'esame autoptico è stato, questa mattina, il medico legale Marco Ballardini. L'ipotesi del soffocamento, che sembra essere avvalorata dall'autopsia, era stata presa in considerazione dagli inquirenti già nelle prime ore dopo il ritrovamento del corpo. È stata la stessa madre, nella notte tra domenica e lunedì, a chiamare al telefono il marito, con il quale aveva in corso una delicata separazione, per avvisarlo che "la figlia non c'è più". La donna, che si è inflitta delle ferite da taglio, era stata portata all'ospedale di Magenta (Milano) ed ora si trova nel carcere di San Vittore.

Secondo le indagini, come si evince dagli atti, la donna a cui sono state scoperte altre ferite precedenti la tragedia, avrebbe manifestato già in passato disagio e "ripudio della pregressa gravidanza". Secondo gli inquirenti, la 41enne avrebbe voluto vendicarsi in quanto il marito non voleva più proseguire la relazione con lei. "Un'azione terribile e incomprensibile - si legge nelle carte - attuata forse per colpire l'uomo nel suo punto più vulnerabile, la figlioletta alla quale era fortemente legato".

Domani la mamma della bimba sarà interrogata dal gip

È stato fissato per domani mattina dal gip di Milano Carlo Ottone De Marchi l'interrogatorio della donna. Il giudice deciderà sulla richiesta di convalida del fermo e della misura cautelare in carcere avanzata dal pm Stefano Ammendola, per poi trasmettere gli atti alla Procura di Pavia, che sta indagando sul caso. 

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