Covid Milano, 770 casi. Galli: "Varianti fanno prevedere rischio nuova ondata"

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Così il direttore della Clinica di Malattie Infettive dell'ospedale Sacco: "Le cose non stanno andando per niente bene, è evidente. Vediamo comportamenti sciagurati, e l'elemento tragico è l'illusione di avere alle spalle qualcosa, che invece abbiamo davanti"

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"In questi giorni sono stato bersagliato da critiche per aver detto, prima di altri, un'evidenza: che siamo a fare i conti con delle varianti che ci fanno prevedere che di malati ne avremo molti di più, e che rischiamo di dover di nuovo fronteggiare un'ondata pesante di infezioni". Lo ha detto Massimo Galli, direttore della Clinica di Malattie Infettive dell'ospedale Sacco di Milano.

Intanto, sabato sera, nell’ex scalo ferroviario di Lambrate, è stato inaugurato il locale "The Sanctuary". Un’apertura in piena pandemia Covid che è degenerata in una serata senza regole, con decine di persone assembrate senza dispositivi di protezione.

Con 20.571 tamponi effettuati è di 2.135 il numero di nuovi positivi in Lombardia, con una percentuale in aumento che arriva al 10,3% (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI).

18:07 - In provincia di Milano 770 casi

Con 20.571 tamponi effettuati è di 2.135 il numero di nuovi positivi in Lombardia, con una percentuale in aumento che arriva al 10,3%. Aumenta anche il numero dei ricoverati: sono 15 più di ieri (441 in tutto) in terapia intensiva e 106 in più negli altri reparti, dove il numero di pazienti Covid è di 4.224. Sono 42 i decessi, il che porta il totale da inizio pandemia a 28.403. Per quanto riguarda le province 770 sono i casi segnalati a Milano di cui 281 in citta; 497 a Brescia, 275 a Bergamo, 124 a Mantova, 102 a Monza, 83 a Varese, 79 a Como, 55 a Lecco, 46 a Cremona, 27 a Lodi, 25 a Varese e nessuno a Sondrio.

17:09 - Darsena Milano, informativa ai pm sulla presenza degli anarchici

In Procura a Milano arriverà un'informativa della Digos sulla presenza sabato alla Darsena, dove è andato in scena un 'rave party' improvvisato che ha suscitato molte polemiche, di un gruppo di antagonisti dell'area anarchica milanese che hanno esposto uno striscione in solidarietà a Dimitris Koufontinas, condannato e detenuto in Grecia per aver fatto parte del gruppo terroristico greco '17 Novembre'. A seguito dell'informativa, il capo del pool antiterrorismo milanese Alberto Nobili aprirà un fascicolo conoscitivo, senza ipotesi di reato né indagati, per valutare eventuali profili legati alla manifestazione degli antagonisti. In Darsena nel tardo pomeriggio di sabato erano presenti anche alcuni giovani legati a centri sociali e il 'rave' sarebbe iniziato poco dopo le 18. Poco prima delle 22, si sarebbe accesa anche una rissa poi sedata con l'intervento dei carabinieri. Sul fronte del 'rave' e dei connessi assembramenti, con balli ravvicinati e in certi casi senza mascherine, coloro che saranno individuati, anche grazie ai filmati analizzati dai carabinieri, saranno sanzionati in via amministrativa per le violazioni delle normative anti-Covid. Sotto questo profilo, infatti, non sono configurabili reati.

16:37 – La Lega a Milano chiede la revoca della delega Sicurezza al vicesindaco

La Lega al Comune di Milano ha presentato in Consiglio comunale un ordine del giorno di censura nei confronti del vicesindaco e assessore alla Sicurezza, Anna Scavuzzo, dopo i fatti avvenuti alla Darsena sabato scorso quando si è tenuto un rave party all'aperto con centinaia di persone. Secondo la Lega "non sembrerebbe esserci stata traccia dei servizi anti-assembramento disposti dalla Questura di Milano con la collaborazione, tra gli altri, della vicesindaco del Comune di Milano". Nell'ordine del giorno si chiede al Consiglio comunale di dichiarare "censurabile il comportamento del Vicesindaco e Assessore alla Sicurezza Urbana con delega alla Polizia Locale, Anna Scavuzzo considerando inadeguata la risposta agli avvenimenti, reputando il suo comportamento come un grave danno all'immagine della città". I consiglieri della Lega chiedono poi al sindaco "a tutela dell'immagine dell'amministrazione Comunale tutta nonché della salute dei cittadini, di revocare le deleghe alla Sicurezza Urbana al Vicesindaco Scavuzzo". "Le negligenze dell'amministrazione comunale hanno creato una situazione di oggettivo pericolo a livello di ordine pubblico, un gravissimo danno ai commercianti che sono stati penalizzati dalla presenza del rave party e ovviamente un danno incalcolabile di immagine per la città - ha spiegato il consigliere della Lega, Gabriele Abbiati -. È quindi quanto mai necessario dare un segnale di svolta e, oltre alla censura, arrivare al ritiro delle deleghe in materia di sicurezza urbana al vicesindaco Scavuzzo".

16:23 – Il vicesindaco: “Sabato a Milano in strada 450 vigili”

"Nella giornata di sabato 27 febbraio sui 4 turni di lavoro avevamo in servizio su strada oltre 450 fra agenti e ufficiali di Polizia Locale e oltre 350 in servizio negli uffici e in Centrale operativa". Lo ha reso noto l'assessore alla Sicurezza e vice sindaca di Milano, Anna Scavuzzo, che ha riferito al Consiglio comunale, riunito in video conferenza, le forze messe in campo dal suo assessorato in collaborazione con la Prefettura e la Questura nella giornata di sabato quando alla Darsena si è tenuto un rave party con centinaia di persone. In particolare la Polizia locale era presente "in Galleria, in Corso Vittorio Emanuele, in Darsena, a Bollate e poi nei parchi - ha aggiunto -. Senza dimenticare il dispositivo per i mercati che ha visto 56 fra agenti e ufficiali su 12 mercati comunali scoperti". "Le aree di intervento non sono state soltanto la Darsena e i Navigli, anzi, come già detto per la Polizia Locale il focus assegnato sono stati diversi parchi cittadini e la Galleria Vittorio Emanuele - ha proseguito Scavuzzo -. A questi si sono aggiunti una serie di interventi in giro per la città su richiesta della centrale operativa". I fatti accaduti alla Darsena sabato saranno oggetto del prossimo Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica che il prefetto, Renato Saccone, ha convocato per il 3 marzo.

15:12 - Vaccini, in ospedale militare Milano dal 4 marzo 1.300 a giorno

All'ospedale militare di Baggio a Milano, che questa mattina è stato visitato dal ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, dal 4 marzo saranno realizzati 1300 vaccini anti Covid al giorno. Questo avverrà al completamento del secondo padiglione, dal 4 marzo, mentre al momento vengono fatti 650 vaccini ogni giorno. Al mattino viene vaccinato il personale sanitario non ospedaliero, come ad esempio i farmacisti, il pomeriggio è il turno degli ultra 80enni. "Noi andiamo bene, facciamo circa 650 vaccinazioni al giorno e con il secondo padiglione ne faremo in tutto 1300 - ha spiegato Colonnello Fabio Zullino, comandante del Com centro ospedaliero militare di Milano -. Le dosi stanno arrivando e abbiamo una attività costante senza problemi. Con il secondo padiglione nei prossimi giorni passeremo a 1300 dosi al giorno". Da quando il paziente entra nella stanza adibita alla vaccinazione l'operazione si conclude in 3-5 minuti, come hanno spiegato i medici. Tra chi ha rivenuto il vaccino oggi c'e la signora Liana di 90 anni. "Sono contentissima aspettavo che mi chiamassero - ha spiegato -. Avrò più libertà ma io comunque vado già in giro con i mezzi ed esco senza problemi". Poi Angelo di 94 anni: "sono molto contento di ricevere il vaccino io sono anni che faccio anche l'anti influenzale e questo è necessario. Per fortuna oggi me lo fanno". Infine c'è Ugo di 99 anni ex Alpino che ha partecipato alla campagna di Russia. "È giusto fare il vaccino quindi sono contento. Questo virus mi rompe l'anima e io sto seduto tutto il giorno in casa, immaginiamoci un giovane - ha spiegato -. Ho provato a fare una comparazione tra la guerra e il Covid, anche se non sono comparabili, almeno la guerra era chiara, invece così è come stare sempre all'angolo a spiare e non si può stare mai tranquilli". All'ospedale militare di Milano chi ha problemi di disabilità o non è in grado di camminare può ricevere il vaccino direttamente in auto.

13:16 - Musei: assessore Milano, riaprirli contro gli assembramenti

"Gli assembramenti si creano perché non ci sono alternative": parte da questo l'assessore alla Cultura di Milano Filippo Del Corno per chiedere date certe di apertura per musei e esposizioni, a prescindere dalle zone. "Le fasce - osserva alla presentazione alla stampa della mostra 'Le signore dell'arte' a Palazzo Reale - durano due o tre settimane" e la conseguenza è che nessuna programmazione è possibile. Anche per gli eventi futuri. La preparazione "va avanti ma è molto rallentata", spiega Del Corno, ma mostre e musei con ingressi contingentati sono "sicuri e garantiscono una alternativa alla gente alle passeggiate sui Navigli o ai parchi". "Lo stop and go continuo - conclude - non fa bene alla cultura e nemmeno alla comunità". Da qui la richiesta di Del Corno di "aperture programmate e non reversibili". 

12:06 - Massimo Galli: "Varianti fanno prevedere rischio nuova ondata"

"In questi giorni sono stato bersagliato da critiche per aver detto, prima di altri, un'evidenza: che siamo a fare i conti con delle varianti che ci fanno prevedere che di malati ne avremo molti di più, e che rischiamo di dover di nuovo fronteggiare un'ondata pesante di infezioni". Lo ha detto Massimo Galli, direttore della Clinica di Malattie Infettive dell'ospedale Sacco di Milano, durante la trasmissione 'Agorà' su Rai Tre. Galli nei giorni scorsi era stato uno dei primi a lanciare l'allarme per la circolazione delle nuove e più diffusive mutazioni del Sars-Cov-2. D'altronde, ha aggiunto Galli, professore ordinario di infettivologia all'Università di Milano, commentando le immagini degli assembramenti, "le cose non stanno andando per niente bene, è evidente. Vediamo comportamenti sciagurati, e l'elemento tragico è l'illusione di avere alle spalle qualcosa, che invece abbiamo davanti". A fronte di questo, "il lockdown ha un pregio e un limite: il pregio è quello di far crollare le infezioni, il limite è che quando riapri, se le situazioni non vengono contenute, sei punto a capo. Però ora abbiamo il vaccino", che "è uno strumento valido e importante, basta però che ci sia".

12:02 - Ancora ai tavoli in bar a Milano dopo le 19, multati

Una decina di persone che nonostante i divieti imposti dalle norme anti Covid alle 19 di ieri erano ancora tranquillamente sedute ai tavolini di un bar, sono state multate dalla polizia. L'episodio accaduto a Milano in via Melato, zona Quarto Oggiaro, quando una volante della polizia, passando, ha notato l'assembramento nel locale, peraltro situato a poca distanza dal commissariato di zona. Dieci le persone sanzionate, oltre al titolare del locale che ora dovrà tenere chiuso per cinque giorni. 

11:57 - Milano, party senza mascherine per inaugurare il The Sanctuary

Balli, musica, drink. Senza mascherine. Sabato sera, nell’ex scalo ferroviario di Lambrate, è stato inaugurato il locale "The Sanctuary", come riporta Corriere.it. Un’apertura in piena pandemia Covid che è degenerata in una serata senza regole, con decine di persone assembrate senza dispositivi di protezione.

7:08 - Milano 1.003 nuovi casi

Con 37.251 tamponi eseguiti è di 3.529 il numero di nuovi positivi registrato in Lombardia, una percentuale del 9,5%. Calano di nove i ricoverati in terapia intensiva (sono 426) e aumentano di 56 i pazienti negli altri reparti (4.118). Nella città metropolitana di Milano i nuovi contagi sono 1.003.

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