“In particolare ora abbiamo varianti che si sono dimostrate particolarmente in grado di essere trasmesse a bambini e a giovani”, ha poi spiegato il primario del reparto di malattie infettive dell'ospedale Sacco
“Cerchi un solo mio intervento, da quando si parla di questi argomenti, in cui io non affermi che la scuola rappresenta un possibile problema di diffusione dell'infezione”, ha detto Massimo Galli, primario del reparto di malattie infettive dell'ospedale Sacco, a Sky TG24. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI) “La scuola è sempre stato un elemento di rischio anche se non per l'interno della scuola stessa ma certamente per tutto quello che le gira attorno: trasporti, spostamenti di persone e altro – ha poi aggiunto Galli – In particolare ora abbiamo varianti che si sono dimostrate particolarmente in grado di essere trasmesse a bambini e a giovani perché superano quella difficoltà che la variante precedente aveva nell'infettare in maniera efficiente proprio giovani e bambini, o comunque lo faceva in una percentuale più ridotta rispetto agli anziani. Questa invece è in grado di infettare un bel po' di giovani e bambini”, ha poi affermato il primario.