"Se le cose dovessero rimanere come prospettato dal commissario Arcuri, la Lombardia non sarà in grado di vaccinare tutta la popolazione entro giugno, perché le categorie tra i 55 e gli 80 anni dovrebbero essere coperte con i vaccini Pfizer e Moderna, che al momento sono insufficienti", afferma l'assessore al Welfare. Oggi in regione 2.526 casi
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Secondo Letizia Moratti, vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, "se le cose dovessero rimanere come prospettato dal commissario Arcuri, la Lombardia non sarà in grado di vaccinare tutta la popolazione entro giugno, perché le categorie tra i 55 e gli 80 anni dovrebbero essere coperte con i vaccini Pfizer e Moderna, che al momento sono insufficienti", per questo "verificheremo se ci sono i requisiti per gli acquisti autonomi".
Dal prossimo 15 febbraio potranno riaprire gli impianti sciistici, ma il numero massimo delle presenze giornaliere non potrà superare il 30% della portata. Prenderà il via, invece, il 18 febbraio la campagna vaccinale rivolta agli over 80.
Oggi in regione si registrano 2.526 nuovi casi su 38.465 tamponi. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)
18:47 - Ats Bergamo: “Vaccini già eseguiti su 41mila bergamaschi”
Prosegue a Bergamo, la città più colpita nella prima fase della pandemia, la campagna vaccinale. Al momento sono stati vaccinati 41.000 bergamaschi, pari al 67% del target (61.682 soggetti). Una fase che terminerà il 10 marzo. "Al contempo è partita la fase 1BIS - spiega Arrigo Paciello, direttore del servizio farmaceutico di Ats Bergamo -, che riguarda 9.482 soggetti e che si estende, tra gli altri, alla rete sanitaria extraospedaliera (ordini professionali) e al mondo della disabilità. Da lunedì inizierà la fase 1TER per gli ultraottantenni: riguarderà circa 71.000 persone. A seguire saranno vaccinati i servizi essenziali: forze dell'ordine e scuole".
18:30 - Ats Bergamo: “Curva pandemica in incremento”
"Dopo un periodo di contenimento importante, da fine gennaio è ricominciato un incremento della curva con 180 nuovi casi odierni (131 in media negli ultimi sette giorni); stiamo tornando a una situazione da fine novembre". Lo ha detto Alberto Zucchi, direttore dell'Ats Bergamo, durante l'incontro settimanale con i sindaci bergamaschi sul Covid-19. "L'aumento - ha spiegato Zucchi - è dovuto in parte a una certa diminuzione dell'attenzione alle misure di contenimento del contagio per la zona gialla, per la riapertura delle scuole in presenza e per la presenza delle nuove varianti che stanno aumentando i contagi per la loro velocità di trasmissione. Tutti noi, ognuno al proprio livello di responsabilità, dobbiamo adoperarci per minimizzare questi rischi". "Il setting scuola è in fase di incremento, seppur contenuto - ha aggiunto -. Bergamo Est è il territorio al momento più sensibile, probabilmente per la contiguità con la Franciacorta, più colpita dalla variante inglese. Tutto questo non impatta al momento sull'attività ospedaliera: i numeri sono tranquilli, anche per le terapie intensive".
18:12 – Varianti Covid nel 30% dei tamponi positivi
Le varianti del Covid-19 sono presenti in Lombardia nel 30% dei tamponi positivi e potrebbero arrivare nelle prossime settimane al 60/80%. Lo ha spiegato in una nota la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, la quale però ha detto che questa circostanza "non deve allarmare i cittadini poiché le consolidate abitudini di prevenzione e protezione anti-Covid risultano sempre efficaci". "La fase vaccinale avviata - ha proseguito - contribuirà in maniera fondamentale a impedire di ammalarsi, poiché ogni tipo di vaccino, Pfizer, Moderna e AstraZeneca, risulta valido. Più rapida sarà la somministrazione al maggior numero di persone e più alto sarà il grado di protezione della popolazione, per questo sarà fondamentale vaccinarsi appena la struttura del Commissario Arcuri metterà a disposizione i sieri". "Ogni Ats territoriale ha già attivo un punto informativo sia per rispondere a quesiti, sia per segnalazioni - ha concluso Moratti -. La guerra al Covid non è finita. Non dobbiamo abbassare la guardia ed anzi è questo il momento per prestare la massima attenzione, evitando ogni comportamento a rischio"
18:08 – Fontana: “Bene Lombardia in zona gialla ma serve responsabilità”
La conferma che la Lombardia rimarrà in zona gialla "è una buona notizia per tutti", "deve spingere a guardare con fiducia al futuro", ma anche "ad agire con grande senso di responsabilità per evitare che ogni sforzo venga vanificato". Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana in seguito alla classificazione settimanale da parte della cabina di Regia del Ministero della Salute.
18:00 - In Lombardia 2.526 nuovi casi su 38.465 tamponi
Sono 2.526 (di cui 106 'debolmente positivi') i nuovi positivi al coronavirus nelle ultime 24 ore in Lombardia, a fronte di 38.465 tamponi effettuati (di cui 29.401 molecolari e 9.064 antigenici). I ricoverati in terapia intensiva sono 359 (-9) mentre quelli ricoverati non in terapia intensiva sono 3.583 (+33). I morti sono stati 47 (totale complessivo: 27.699) I nuovi casi suddivisi per provincia: Milano 623 di cui 250 a Milano città; Bergamo 176; Brescia 579; Como 211; Cremona 70; Lecco 77; Lodi 37; Mantova 98; Monza e Brianza: 212; Pavia 159; Sondrio 10; a Varese 211.
17:54 - A Mantova al via somministrazione AstraZeneca
Asst Mantova ha iniziato la somministrazione del vaccino anti-Covid di AstraZeneca: sono 1.800 dosi, arrivate lunedì scorso e destinate agli studenti dei corsi di laurea con sede all'ospedale Carlo Poma, agli insegnanti e ai liberi professionisti della sanità con meno di 55 anni. Lo riferisce in un comunicato la stessa Asst. Prosegue intanto l'attività vaccinale nelle Rsa nel territorio, con le 2.340 dosi di vaccino Pfizer-Biontech arrivate in settimana. "Grazie alla collaborazione con Ats della Val Padana - prosegue la nota - si è reso inoltre possibile uno scambio di dosi fra le varie aziende lombarde, che contribuirà a bilanciare i fabbisogni dei rispettivi territori". Così, "Asst Lodi ha inviato ad Asst Mantova 1.170 dosi di vaccino". Per la prossima settimana sono attese 3.510 dosi di vaccino Pfizer-Biontech. Consentiranno di completare le somministrazioni nelle Rsa e alle persone appartenenti alle categorie già trattate che, per vari motivi, non sono ancora state sottoposte a vaccinazione, chiudendo in questo modo la prima fase della campagna vaccinale. Saranno inoltre aperti al Poma nuovi ambulatori per la vaccinazione degli ultra 80enni e dei liberi professionisti della sanità con più di 55 anni.
15:37 - A Santa Caterina Valfurva sci dal 19 febbraio ma su 50% piste
Il 19 febbraio se la Lombardia rimarrà in zona gialla, con l'ok allo sci dal 15 febbraio, le piste apriranno anche a Santa Caterina Valfurva in Valtellina. Le piste però non saranno riaperte tutte ma solo il 50%. "Non possiamo permettercelo, forse se ci aiutassero economicamente - ha spiegato Beppe Bonseri, amministratore delegato della società Santa Caterina impianti - ma non abbiamo certezze perché se torniamo arancioni dovremo richiudere. Durante la settimana ci aspettiamo pochissima gente e la grande euforia sarà solo al weekend ma contingentata, gli stranieri non ci sono e noi ogni giorno abbiamo come costo fisso di apertura 15/20 mila euro".
14:15 - Vaccino a over 80 dal 18 febbraio
Prende il via giovedì 18 febbraio in Lombardia la vaccinazione anti Covid per gli over 80, mentre a partire da lunedì 15 febbraio si potrà comunicare al proprio medico o in farmacia la volontà di essere vaccinati. Sono 726.000 gli ultraottantenni coinvolti.
10:13 - Vaccini: Moratti, piano non basta, valutiamo acquisti autonomi
Secondo Letizia Moratti, vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, "se le cose dovessero rimanere come prospettato dal commissario Arcuri, la Lombardia non sarà in grado di vaccinare tutta la popolazione entro giugno, perché le categorie tra i 55 e gli 80 anni dovrebbero essere coperte con i vaccini Pfizer e Moderna, che al momento sono insufficienti". Lo afferma in un'intervista alla Stampa in cui parla del piano vaccini del governo. Fatta questa premessa, Moratti spiega che per questo "il presidente Fontana si è sentito con Zaia, e insieme al Veneto e altre due regioni, nel rispetto delle condizioni di Aifa, verificheremo se ci sono i requisiti per gli acquisti autonomi". Il commissario Arcuri? "Ho sempre impostato il mio lavoro su una leale collaborazione istituzionale, però credo di avere il dovere di rivendicare le dosi di vaccino e il personale. Che, credetemi, ci è stato mandato veramente in minima parte", risponde. A livello territoriale, "inizieremo una settimana prima del previsto le vaccinazioni degli over 80, il 18 febbraio, si tratta di 703 mila persone, di cui 620 mila cronici", annuncia. "La pandemia ha fatto emergere la necessità di rafforzare la sanità di base, dobbiamo riequilibrare un sistema che è troppo 'ospedalocentrico", a suo avviso. Tra i problemi che Moratti spera vengano affrontati dal governo Draghi c'è quello delle assunzioni dei medici: "Una riforma sanitaria ormai è indispensabile".
7:01 - In Lombardia 2.434 casi su 41.935 tamponi
Sono 2.434 i nuovi casi di positività al Coronavirus registrati in Lombardia su 41.935 tamponi effettuati (di cui 31.858 molecolari e 10.077 antigenici), con un tasso di positività del 5,8%. Sono 368 le persone ricoverate in terapia intensiva e 3.550 quelle negli altri reparti. I decessi sono stati 54, per un totale complessivo di 27.652. Per quanto riguarda le province, sono 606 i nuovi casi nella città metropolitana di Milano, di cui 251 a Milano città, 795 a Brescia, 145 Monza e Brianza, 64 a Varese, 60 a Como, 119 a Mantova, 133 a Pavia, 197 a Bergamo, 57 a Cremona, 105 a Lecco, 50 a Lodi e 41 a Sondrio.