La multinazionale tedesca ha comunicato in una nota la decisione di “consolidare la produzione italiana di detergenti per il bucato e le stoviglie presso il sito di Ferentino, in provincia di Frosinone". Perciò "le attività e i volumi attualmente gestiti dall'unità produttiva di Lomazzo verranno assorbiti da Ferentino e, in parte, da altri siti europei del gruppo”
La multinazionale tedesca Henkel ha comunicato con una nota l’intenzione di chiudere lo stabilimento di Lomazzo (in provincia di Como), con cui aveva iniziato la propria attività in Italia nel 1933. La chiusura causerebbe la perdita del posto di oltre 80 dipendenti diretti e di decine di altre persone che fanno capo a cooperative legate all'attività di Henkel, per un totale di 150 lavoratori. A riportare quest’oggi la notizia è La Repubblica.
La nota di Henkel
L'azienda tedesca ha deciso infatti di "consolidare la produzione italiana di detergenti per il bucato e le stoviglie presso il sito di Ferentino, in provincia di Frosinone", che diventerà così "l'unico polo produttivo di laundry & home care in Italia". Di conseguenza, come si legge nella nota della multinazionale, "le attività e i volumi attualmente gestiti dall'unità produttiva di Lomazzo verranno assorbiti da Ferentino e, in parte, da altri siti europei del gruppo. Lo stabilimento di Lomazzo cesserà la sua attività entro fine giugno 2021".
Nella sua nota, Henkel dichiara che "la decisione si è resa necessaria per proteggere la stabilità e la competitività dell'azienda in una prospettiva di lungo periodo. In Italia, la capacità produttiva complessiva è da tempo superiore a quella di cui l'azienda ha bisogno per servire il mercato della detergenza". Viene inoltre comunicato che "l'azienda si attiverà in modo responsabile nei confronti dei dipendenti coinvolti".
Indetto lo sciopero
I sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltemp Lombardia hanno indetto una giornata di sciopero per martedì 17 di tutte le unità Henkel in Italia e da subito lo stato di agitazione permanente, oltre al blocco di flessibilità e prestazioni straordinarie per tutto il gruppo. "Le motivazioni comunicate dalla direzione, fanno riferimento ad un calo di produzione a livello italiano - scrivono i sindacati - cosa smentita da loro stesse dichiarazioni di solo due mesi fa, che evidenziavano le capacità produttive del sito di Lomazzo, che ha sempre risposto con efficienza e tempestività alle necessità produttive. La sua chiusura avrebbe un enorme impatto sociale ed economico in un territorio che vista la forte presenza di industrie tessili, le più colpite dalla fase pandemica, rischia già di vivere una diffusa condizione di difficoltà. L'azienda opera in un comparto, quello della detergenza, che nell'ambito del gruppo non registra andamenti negativi dei volumi, inoltre in una fase come quella che stiamo vivendo la responsabilità sociale delle imprese, richiamata anche nelle indicazioni del Contratto Nazionale del settore chimico, viene completamente disattesa".