Vaccino, Moratti: "Over 80 dal 24 febbraio, tra 2 settimane attivo portale per prenotarsi"
LombardiaSecondo quanto spiegato in Consiglio regionale dall'assessore al Welfare, la raccolta delle adesioni per gli ultraottantenni avverrà tramite i medici di base o l'assistenza domiciliare, oppure attraverso l'accesso a un portale dedicato
In Lombardia "l'inizio della somministrazione dei vaccini anti-Covid per gli ultraottantenni è previsto per il 24 febbraio", ha annunciato l'assessore al Welfare, Letizia Moratti, durante le comunicazioni sul piano vaccinale in Consiglio regionale (COME FUNZIONERA'). Secondo quanto spiegato da Moratti, la raccolta delle adesioni per gli ultra ottantenni avverrà tramite i medici di base o l'assistenza domiciliare, oppure attraverso l'accesso a un portale dedicato, direttamente o con il supporto dei familiari. La persona sarà quindi ricontatta e sarà precisato il luogo in cui effettuare la vaccinazione. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI - LA CONFERENZA DI BERTOLASO - CHI E')
La campagna di vaccinazione massiva
Per l'avvio della fase massiva di vaccinazione, che riguarderà 6,6 milioni di persone, è prevista "un'azione capillare di informazione da parte di Regione Lombardia", ha aggiunto Moratti. "Nella prima settimana si inizierà con l'invio di lettere e materiale informativo. Entro due settimane ci sarà l'accesso al portale delle vaccinazioni con priorità alle categorie indicate. Le adesioni saranno raccolte anche dal portale aperto dai farmacisti e dei medici di medicina generale e al contatto diretto con il call center".
Il comitato per la gestione della campagna di vaccinazione
Per la gestione del piano vaccinale anti Covid la Regione ha previsto una governance, "con un comitato guida formato dal presidente Attilio Fontana, dal vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti, dall'assessore alla Protezione civile, Pietro Foroni, e da Guido Bertolaso", ha ricordato Moratti.
I vaccini in Lombardia
“Fino al 31 gennaio, in Lombardia, tra personale sanitario, sociosanitario, ospiti e operatori delle Rsa, sono state vaccinate 305.814 persone: 237.793 sono state le prime dosi (il 74% del totale), mentre 68.521 sono state le seconde dosi (21%)”, ha fatto sapere l'assessore al Welfare. La prima fase del Piano Vaccini si concluderà il 23 febbraio. La cosiddetta fase 1 bis, che prenderà il via il 10 febbraio, coinvolgerà invece Rsd, residenzialità psichiatriche, l'assistenza domiciliare e i suoi operatori, i centri diurni delle Rsa, i farmacisti, i dentisti e la sanità militare. Per quanto riguarda il piano di consegne dei vaccini alla Lombardia, dall'1 al 7 febbraio arriveranno 95mila vaccini (84mila Pfizer e 11mila Moderna), dall'8 al 14 febbraio il totale dei vaccini alla Lombardia sarà di 178.904, grazie soprattutto all'arrivo di quelli Astra Zeneca, per poi passare ad un totale di 215.048 nella terza settimana. Entro fine mese i vaccini consegnati saranno 675.952.
Moratti: “La distribuzione torni sulla base dei target”
"Abbiamo dei punti da chiarire con il Governo. Nella prima fase i criteri di distribuzione erano sulla base dei target, a seguito delle richieste di alcune Regioni, non tutte, si è passati a quello della popolazione. Questo criterio non ci soddisfa e non soddisfa la maggior parte delle Regioni, che si potrebbero trovare in condizioni diverse rispetto ad altre", ha poi affermato Moratti. "Per questo motivo, sapendo che il commissario Arcuri in questo momento sta mantenendo il criterio della popolazione, ho chiesto di avere una riunione della commissione Salute da portare poi in conferenza Stato-Regioni per avere di nuovo il criterio sul target, che è un criterio che quasi tutte le Regioni stanno chiedendo. Ho anche chiesto - ha poi aggiunto l'assessore - di avere la definizione centralizzata e condivisa delle priorità all'interno di ciascuna fase del piano, nelle relative categorie individuate" per non trovarci "a lottare una regione con l'altra in maniera non corretta". Per gli ultraottantenni, ad esempio, la proposta di Moratti è di avere come prioritaria una sottocategoria che riguarda le pluri-patologie o le gravi immunodeficienze, con l'obiettivo di ridurre la mortalità e la pressione sugli ospedali.