C'è anche Pietro Franco Tali, ex amministratore delegato di Saipem, tra le persone finite ai domiciliari
La guardia di finanza di Pavia, con i carabinieri forestali e del comando provinciale, ha eseguito 11 misure cautelari (sei arresti domiciliari e cinque obblighi di firma) e oltre 50 perquisizioni in Trentino Alto Adige, Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Sardegna e Lazio nell'ambito di una maxi truffa nel settore delle energie rinnovabili. L'organizzazione ha frodato allo Stato oltre 143 milioni di euro di contributi pubblici. Da quanto trapela, c'è anche Pietro Franco Tali, ex amministratore delegato di Saipem, tra le persone finite ai domiciliari.
Il ruolo dell'ex ad di Saipem
Per il gip Tali era "il vero e proprio deus ex machina di tutta la vicenda". "Tali - scrive il gip nell'ordinanza di custodia cautelare che lo riguarda - risulta in estrema sintesi l'amministratore di fatto della Biolevano" e se è "certo che lo stesso non ha alcun formale rapporto con la società né riveste alcun ufficiale incarico societario" è "indubbio, tuttavia, che l'analisi condotta dalla Guardia di Finanza" lo porti a individuarlo come il "maggiore azionista occulto" della società al centro delle indagini. Per occultare le sue quote aveva costituito un trust con i suoi famigliari.
La ricostruzione dei fatti
Il manager aveva quote della Biolevano, nel Pavese, che si occupava di lavorare gli scarti legnosi ma le aveva cedute a una società risultata a lui riconducibile. Il meccanismo era basato su falsa documentazione che attestava come gli scarti provenissero da una filiera 'breve' (entro 70 chilometri dall'impianto), ciò che consentiva il massimo dell'incentivo. In realtà, il materiale proveniva da altre regioni.
I sequestri
Le Fiamme Gialle (impegnati più di 200 militari) hanno sequestrato 69 rapporti bancari, 22 quote societarie di altrettante società del gruppo del valore di circa 19 milioni di euro, 147 fra veicoli, immobili e terreni del valore di oltre 12 milioni di euro. Tra gli immobili, ci sono anche un prestigioso appartamento nel cuore di Milano, una villa di pregio con piscina vista mare a Portobello di Gallura (Sassari) e una villa in collina a Galbiate (Lecco) oltre all'intera centrale elettrica del valore di circa 70 milioni.
Il pm: "Raggiro a danno dei cittadini"
Per il procuratore di Pavia Mario Venditti e il pm Paolo Mazza, quella portata a termine dalla società Biolevano nel settore delle energie rinnovabili è "una truffa ai danni dei cittadini" in quanto sulle bollette è prevista una specifica voce riguardante le rinnovabili.
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