Covid Lombardia, 1.603 casi: rapporto test-positivi al 6,3%

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Diminuiscono i ricoverati sia nelle terapie intensive, sia negli altri reparti. I decessi sono 65 

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Con 25.051 tamponi effettuati (di cui 21.077 molecolari e 3.974 antigenici), sono 1.603 i nuovi positivi in Lombardia con il tasso di positività in leggera crescita al 6.3% (ieri 6%). (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)

17:50 – In Lombardia 1.603 casi su oltre 25mila tamponi

Con 25.051 tamponi effettuati (di cui 21.077 molecolari e 3.974 antigenici), sono 1.603 i nuovi positivi in Lombardia con il tasso di positività in leggera crescita al 6.3% (ieri 6%). Diminuiscono i ricoverati sia nelle terapie intensive (-2, 452 in totale) che negli altri reparti (-54, 3.610 in totale). I decessi sono 65 per un totale complessivo di 26.237 morti in regione dall'inizio della pandemia. I guariti/dimessi sono 3.394 Per quanto riguarda le province, ci sono 440 nuovi casi nella Città metropolitana di Milano di cui 167 a Milano città, 335 a Brescia: 335, 147 a Como, 124 a Mantova, 117 a Monza e Brianza e 101 a Pavia.

16:56 - Bar aperto di sera nel Pavese, titolare multata

La titolare di un bar di Mortara (Pavia), in Lomellina, è stata sanzionata con una multa di 400 euro dai carabinieri per aver tenuto aperto il suo locale di sera. Durante il controllo i militari hanno trovato all'interno dell'esercizio diversi clienti, seduti ai tavolini, che stavano consumando. La proprietaria ha cercato di giustificarsi affermando che stava aderendo alla protesta nazionale "#ioapro", ma questa spiegazione non le è servita ad evitare la sanzione.

16:21 - Da ristoratori Bergamo un Manifesto con richieste a Governo

Ascom Confcommercio Bergamo e Confesercenti Bergamo hanno presentato il 'Manifesto delle richieste dei ristoranti e dei pubblici esercizi bergamaschi', documento nel quale vengono messe in evidenza le richieste del settore da sottoporre al Governo, compatibilmente con la crisi in atto. Le due associazioni, che si dissociano dall'iniziativa 'Io apro', intendono così dare il loro contributo per la ripresa delle attività, anche in un periodo di pandemia. "Crediamo che il Governo debba capire, in primo luogo, che il settore della ristorazione fa parte della cultura di questo Paese: la ristorazione è fondamentale per la capacità di accoglienza nelle nostre città, per la vivacità delle nostre vie, per l'importanza economica che ha nella filiera agroalimentare, essendone il principale sbocco", si legge nel documento. "Le nostre associazioni conoscono bene la rabbia e lo scoramento degli imprenditori che quotidianamente ci chiamano per sfogarsi e avere in cambio spesso solo qualche parola di conforto - proseguono -; il nostro impegno è cercare di tenere canalizzata questa rabbia e indirizzarla verso un obiettivo positivo e comune. Il mondo della ristorazione e tutta la filiera hanno bisogno di programmazione, certezze e investimenti continui. Le aziende del settore non possono strutturalmente accendersi a singhiozzo e, se non possono lavorare, hanno bisogno di essere aiutate a stare in vita".

14:24 - In Lombardia somministrate ieri 10.070 dosi di vaccino

Nelle strutture sanitarie della Lombardia, nella giornata di ieri, sono state effettuate 10.070 vaccinazioni anti covid. È quanto rende noto la Regione spiegando che il dato complessivo sale quindi a 175.593 somministrazioni dall'inizio della campagna, raggiungendo il 74,8% delle dosi finora disponibili. 

14:19 - Zona rossa a Bergamo, poche persone in centro

I bergamaschi, reduci dal dramma della prima ondata che colpì duramente città e provincia, stanno rispettando oggi il primo giorno di zona rossa: poche le persone in centro a Bergamo - qualche famiglia a passeggio -, dove restano aperti solo i negozi autorizzati. Aperti ma solo per l'asporto i bar. Stessa situazione anche a Bergamo Alta: solo alcuni runners lungo le Mura venete e alcuni ciclisti. Poche persone sulla Corsarola, la strada principale del borgo storico.

11:43 - Assessore Lombardia: "Mai arrivati milioni da Roma"

"Mentre il sistema produttivo lombardo soffre, diversi milioni di euro, che sarebbero dovuti partire da Roma, non sono mai arrivati alle imprese, una grave situazione che sta contribuendo a mettere in ginocchio la nostra economia. Se il Governo non è in grado di procedere destini quei soldi alle regioni e noi li indirizzeremo immediatamente al sistema produttivo". Lo afferma in una nota il neo assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi. "Penso, per esempio, agli 80 milioni di euro - ha spiegato Guidesi - per far decollare la capitalizzazione delle Pmi e al milione e mezzo annuo per i consorzi nazionali attivi per la tutela del 'Made in Italy', al credito d'imposta per le fiere, ai 350 milioni di euro di ristori per fiere e congressi, al decreto Liquidità rispetto alle esportazioni e all'internazionalizzazione. A questi si aggiungono i diversi tasselli mancanti dal decreto Rilancio, con interventi che prevedono 20 milioni e gli incentivi fiscali secondo il regime 'de minimis' e i 45 milioni per i crediti d'imposta". "Incredibilmente - ha concluso l'assessore Guidesi - mancano anche i decreti attuativi, una situazione intollerabile soprattutto in una momento grave per il nostro sistema produttivo". 

7:58 - Focolaio in un reparto dell'ospedale di Sondrio

Nel reparto di Neurologia dell'ospedale civile di Sondrio, da alcuni mesi accorpato a quello di Oncologia per carenza di personale, sottoposto a stressanti turni di lavoro, cinque pazienti sono risultati positivi, per lo più anziani. Medici e infermieri sono stati sottoposti a test molecolare. I ricoverati risultati positivi al Covid sono stati trasferiti all'ospedale "Morelli" di Sondalo (Sondrio), dove ci sono gli appositi reparti di cura. È la seconda volta, dall'inizio dell'emergenza sanitaria, che si registra un piccolo focolaio nello stesso reparto dell'ospedale di Sondrio, dove da tempo gli operatori chiedono alla direzione maggiore attenzione nella disposizione dei dispositivi di tutela.

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