Covid, in provincia di Milano 518 nuovi casi, 186 nel capoluogo

Lombardia
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Questa mattina alcune decine di studenti che fanno parte dei collettivi studenteschi hanno occupato due licei cittadini per chiedere di tornare a scuola in presenza il prima possibile

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Sono 518 i nuovi casi di coronavirus registrati oggi nella Città metropolitana di Milano, di cui 186 in città. In tutta la regione sono stati rilevati 2.205 contagi a fronte di 26.535 tamponi.

Questa mattina, alcune decine di studenti che fanno parte dei collettivi studenteschi hanno occupato due licei cittadini, il classico Tito Livio e lo scientifico Volta, per chiedere di tornare a scuola in presenza il prima possibile. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)

18:45 - Notte in palestra per studenti liceo Severi

Passeranno la notte nella palestra della scuola gli studenti che hanno occupato il liceo scientifico Severi di Milano in protesta contro la didattica a distanza. Sono circa 25 i ragazzi e le ragazze presenti all'interno dell'istituto che si fermeranno per la notte, dopo essersi anche sottoposti a tampone. Per dormire nella palestra si sono muniti di sacchi a pelo, materassini, hanno acceso il riscaldamento e hanno due bagni a disposizione. "Abbiamo deciso di occupare il minimo spazio possibile per evitare problemi e danneggiamenti", ha spiegato Matteo, uno studente del collettivo studentesco. "Rimarremo in palestra e domani mattina prima di lasciare la scuola puliremo tutto. Siamo soddisfatti per la nostra occupazione, la cosa che ci dispiace è avere incrinato il rapporto con la preside che è sempre stata disponibile con noi. Lei condivide i motivi della protesta ma non il metodo, cioè quello dell'occupazione, ma noi crediamo - conclude Matteo - che la disobbedienza civile possa servire in questo caso”.

18:18 - Sala: “Fontana prima dice zona rossa vicina poi strepita”

"Da domenica saremo in zona rossa ma qualcosa non torna. Prima Regione Lombardia decide di non riaprire le scuole fino al 24 gennaio, salvo essere smentita dal Tar, poi Fontana dice per giorni 'siamo vicini alla zona rossa'. Oggi strepitano". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato sulle sue pagine social il rientro in zona rossa della Lombardia e l'atteggiamento della Regione a riguardo. "Dando per scontato che in Regione hanno i dati, perché non ci fanno capire come stanno realmente le cose?", ha concluso.

17:15 - A Milano città 186 nuovi casi

A fronte di 26.535 tamponi effettuati, sono 2.205 i nuovi casi di coronavirus accertati in Lombardia, con una percentuale tra test e positivi pari all’8,3% (ieri 9%). Nella città metropolitana di Milano sono stati rilevati 518 nuovi contagi, di cui 186 nel capoluogo.

17:01 - Terminate occupazioni Volta e Tito Livio a Milano

Gli studenti del liceo scientifico Volta di Milano, che questa mattina dopo una contrattazione con il preside hanno occupato il cortile dell'istituto per seguire le lezioni e fare un'assemblea, alle 16 hanno lasciato l'istituto, come da accordi con la dirigenza. E lo stesso hanno fatto gli studenti del liceo classico Tito Livio, che hanno concluso l'occupazione negli stessi minuti, lasciando la sede di via Circo. Non proseguirà quindi nella notte l'occupazione al Volta come hanno spiegato i ragazzi all'uscita. "Stamattina ci siamo presentati qua con l'obiettivo di occupare la scuola per riprenderci i nostri spazi - ha spiegato una ragazza del collettivo -, consideriamo l'azione di oggi una piccola vittoria perché siamo riusciti a prenderci qualche ora la nostra scuola insieme alla collaborazione del nostro preside. La nostra protesta è contro le istituzioni che ignorano le necessità degli studenti di voler rientrare nelle loro scuole". Il preside del Volta, Domenico Squillace, ha sottolineato che "capisco le motivazioni della protesta e le condivido, mi sembra però che non sia la cosa migliore da fare adesso un'occupazione. Sottovalutano la vittoria politica della sentenza del tar. È un anno che balliamo senza freni non è una situazione facile". "A un anno dalla chiusura delle scuole ci ritroviamo con la stessa incertezza", hanno spiegato gli studenti del Tito Livio che hanno occupato il cortile della scuola, denunciando il fatto che "le scuole superiori siano state quasi completamente trascurate e abbandonate dal governo". "Oggi più che mai è importante far sapere che vogliamo tornare in presenza: siamo responsabili, consapevoli della situazione e pronti/e a cercare un compromesso. Non pretendiamo tutto subito - concludono - ma pretendiamo che il governo e la Regione Lombardia si mobilitino per farci tornare il prima possibile”.

15:45 - Protesta degli albergatori davanti alla prefettura

Decine di lavoratori del settore alberghiero si sono riuniti davanti alla sede della Prefettura di Milano per rivendicare i propri diritti durante l'emergenza sanitaria. Tre i punti fondamentali della protesta organizzata dai sindacati Confederazione unitaria di Base e S.I. Cobas: "Chiediamo prima di tutto che il blocco dei licenziamenti venga prorogato fino a fine anno - ha detto Roberto Firenze di S.I. Cobas - e che le aziende non abbiano deroghe per aggirare tale blocco. In secondo luogo, che la cassa integrazione copra almeno l'80% dello stipendio, mentre ora arriva a malapena al 50%". "Rischiamo la fame" recita un cartello appeso al muro della prefettura. Infine, la questione degli appalti: "Sono mesi che organizziamo presidi - ha raccontato un'altra rappresentante dei Cobas - chiedendo a gran voce che il problema degli appalti venga risolto. È necessario costruire rapporti di lavoro stabili e assunzioni dirette perché la catena degli appalti è incontrollabile, come dimostra il caso dell'hotel Gallia, dove 80 lavoratori sono attualmente a casa perché a dicembre è stato ritirato l'appalto". "Siamo qui come lavoratrici che sostengono questa lotta - ha detto una rappresentante dell'assemblea nazionale donne lavoratrici che si è unita alla manifestazione -. Abbiamo sempre seguito questi presidi perché solo uniti si può ottenere qualcosa. E abbiamo indetto oggi, 15 gennaio, la giornata di azione delle donne lavoratrici". I manifestanti hanno ottenuto un tavolo di confronto con la prefettura milanese, dove verranno esposte le richieste dei lavoratori.

14:31 - Scala: il 23 gennaio la prima opera in scena dal lockdown 

Il 23 gennaio l'opera torna in scena alla Scala, undici mesi esatti dalla chiusura per il lockdown del 23 febbraio scorso con Così fan tutte di Mozart, senza pubblico ma in streaming sul sito del teatro e su Raiplay. Nei momenti di apertura sono stati eseguiti concerti, spettacoli in streaming e opere in forma di concerto. Nemmeno per l'inaugurazione della stagione lo scorso 7 dicembre è però andato in scena un titolo d'opera. Per un focolaio di Covid fra i coristi infatti era stata cancellata la Lucia di Lammermoor in programma e sostituita con lo spettacolo di grandi star della lirica 'A riveder le stelle...' in diretta su Rai1.

12:35 - A Milano cerimonia Anno Giudiziario sarà in streaming

Per via dell'epidemia di Covid, sarà a ranghi ridotti, senza pubblico e senza sfilata di toghe e banda, la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario a Milano prevista per sabato 30 gennaio, che dovrebbe durare circa un'ora ed essere trasmessa via streaming. Lo ha reso noto il presidente della Corte d'Appello facente funzione Giuseppe Ondei che ha spiegato che il suo discorso dovrebbe durare 20 minuti e che anche quelli delle altre autorità che interverranno dovrebbero essere brevi. Per quel giorno, nell'aula magna del palagiustizia, dove saranno ammesse una quindicina di persone, interverrà anche il neo procuratore generale Francesca Nanni, che si dovrebbe insediare cinque giorni prima. Per l'occasione ci sarà un mini coro - tre cantanti - che si esibirà con l'Ave Maria di Schubert per ricordare le vittime del Coronavirus.

12:13 - Milano, studenti al liceo Volta fino alle 16 dopo trattativa con preside

Gli studenti del liceo scientifico Volta di Milano, dopo una trattativa con il preside dell'istituto Domenico Squillace, sono entrati nel cortile della scuola dove potranno seguire le lezioni fino alle 13.30, poi terranno un'assemblea che si concluderà alle 16. Lo ha spiegato lo stesso preside contattato al telefono dall'ANSA. Gli studenti hanno però intenzione di restare anche oltre quell'ora e hanno chiesto agli altri liceali milanesi di appoggiare la loro protesta, convocando un presidio alle 14.30 fuori dalla loro scuola, il più importante liceo scientifico della città. "Io capisco le ragioni degli studenti ma non posso dare l'autorizzazione ad un'occupazione dell'istituto che è contro la legge - ha detto Squillace -. Insieme alla Polizia abbiamo mediato con i ragazzi che potranno rimanere fino alle 16". Secondo il preside, se da lunedì sarà zona rossa in Lombardia "non ci possiamo fare niente ma in ogni caso la sentenza del Tar della Lombardia", che ha sospeso l'ordinanza regionale che imponeva la dad fino al 24 gennaio, "ha stabilito una cosa molto importante. Cioè che la Regione non può decidere di sospendere la didattica in presenza perché fuori dalle scuole o sui mezzi pubblici c'è pericolo di assembramento, quindi per motivi che non riguardano la didattica". Secondo Squillace quindi "non è pericolosa la didattica in presenza, la scuola in presenza, e quindi se c'è pericolo fuori - ha concluso - che si intervenga lì e non nelle aule, questo è un principio importante"

10:42 - A Milano due licei occupati contro Dad

A Milano gli studenti continuano la loro protesta contro la didattica a distanza. Dopo il Manzoni occupato martedì, questa mattina alcune decine di studenti che fanno parte dei collettivi studenteschi hanno occupato due licei, il classico Tito Livio e lo scientifico Severi-Correnti, per chiedere di tornare a scuola in presenza il prima possibile.

7:06 - In provincia di Milano 638 casi, 275 in città

Sono 2.587 i nuovi contagi registrati in Lombardia su 28.645 tamponi effettuati. In terapia intensiva ci sono 468 pazienti mentre in totale i ricoverati con sintomi sono 3.614. In isolamento domiciliare 52.018 persone. Dall'inizio della pandemia sono stati effettuati 5.137.863 tamponi. A Milano 638 nuovi casi, di cui 275 in città.

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