Così il governatore: "Stiamo peggiorando in tutti i parametri, la situazione va tenuta sotto controllo. Mi auguro che questi numeri si invertano"
“Purtroppo la scorsa settimana l’indice Rt ha avuto un improvviso rialzo, a 1,24. Tenendo conto dei nuovi parametri introdotti dal governo poco prima di Natale, ci stiamo avvicinando sicuramente alla zona rossa. Mi auguro che questi numeri si invertano, così come il numero dei ricoveri. Se non succede allora il rischio è la zona rossa. Stiamo peggiorando in tutti i parametri, la situazione va tenuta sotto controllo”. A dirlo è il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervenuto in diretta su Sky TG24. In merito ai nuovi parametri introdotti dal Governo, il governatore ha dichiarato: “Ci vuole più omogeneità e chiarezza, la situazione cambia continuamente. Anche l’introduzione dei tamponi rapidi è un argomento che merita maggiore discussione altrimenti si rischia di peggiorare la percentuale senza una ragione valida. È vero che siamo stati anche noi a chiedere modifiche, io stesso ho chiesto di valutare dati più vicini nel tempo”. (COVID: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEL CONTAGIO - LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA)
“Divisione in zona non porta a stabilità”
Fontana ha poi annunciato che nelle prossime ore parteciperà a un nuovo incontro con il Governo, per discutere di eventuali nuove misure. “Da tempo sostengo che in questi mesi abbiamo accertato con sicurezza che ci sono comportamenti che non possiamo permetterci. L’ondeggiamento tra zone gialle, arancioni e rosse non porta stabilità. Con i tecnici dobbiamo quindi concentrarci sui comportamenti da escludere, su quali sono le attività assolutamente da non svolgere”.
“Scuola è la questione più grave a livello sociale”
Per il presidente, la chiusura delle scuole per le classi seconde e terze delle medie e per le superiori è “la questione più grave dal punto di vista sociale, abbiamo fatto tutto quanto ci è stato richiesto dal Governo, anche per quanto riguarda i trasporti. Avevamo fatto un progetto assolutamente preciso e ben fatto. Siamo tutti consapevoli dell’importanza delle lezioni in presenza. L’improvviso peggioramento dei numeri ci ha però costretto a cambiare opinione sulla riapertura. Ci dispiace, è un lavoro anche abbiamo buttato via anche noi”.
“Sui vaccini nessun ritardo, non è una gara”
Fontana ha infine commentato il dato che vede la Lombardia terzultima nella somministrazione dei vaccini: “Non è un ritardo, non è una gara a chi arriva primo - ha affermato -. Noi con il commissario Arcuri abbiamo un accordo che prevede la fine del primo giro di vaccini entro il 28 gennaio, ed entro quella data lo finiremo. Poi ci sarà un richiamo da effettuare assolutamente tra il 19esimo e il 23esimo giorno, dobbiamo avere la certezza di avere le dosi di vaccino necessarie. Non capisco perché si debba creare una competizione che non ha senso”, ha concluso.