Chiesto il rinvio a giudizio per il 56enne accusato del tentato omicidio, aggravato dalla premeditazione, di un 27enne. L’uomo si trova agli arresti domiciliari
Il pm di Milano Luca Gaglio ha chiesto ora il rinvio a giudizio per T.M., cuoco 56enne accusato del tentato omicidio, aggravato dalla premeditazione, di un 27enne, nel febbraio 2020 in un bar di Bresso, nel Milanese. L'uomo, difeso dall'avvocato Francesco Maria Egidi, si trova agli arresti domiciliari.
La vicenda
L’uomo era andato a casa a prendere una valigetta piena di coltelli, aveva estratto una lama di 16 centimetri e aveva sferrato un fendente contro la schiena di un giovane avventore del bar dove lavorava, lacerandogli un rene. Il tutto, come aveva affermato lui stesso pochi minuti prima, perché "non gli piacevano quei ragazzi" che erano entrati nel locale, "in particolare quello rasato". Poco prima di scagliarsi contro il giovane, residente a Cusano Milanino (in provincia di Milano), T.M. aveva detto che "una coltellata non gliela levava nessuno".
L’arresto
Il 56enne era stato arrestato in flagranza dopo l'arrivo dei carabinieri di Bresso sul posto. Il ferito era stato trasportato all'ospedale Niguarda e ricoverato in terapia intensiva per le lesioni riportate, tra cui "la lacerazione sanguinante del polo inferiore del rene di destra".