Brescia, otto nuovi indagati per l'omicidio di Jessica Mantovani

Lombardia
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La 37enne è stata trovata morta nell'estate di un anno fa nella centrale idroelettrica di Prevalle, secondo gli investigatori la donna sarebbe stata uccisa a calci e pugni

La Procura di Brescia ha iscritto otto persone nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio di Jessica Mantovani, la 37enne trovata morta nell'estate di un anno fa nella centrale idroelettrica di Prevalle. Secondo la ricostruzione degli investigatori la donna sarebbe stata uccisa a calci e pugni. Gli otto nuovi indagati, secondo quanto riporta il Giornale di Brescia, devono rispondere di concorso in occultamento di cadavere e si aggiungono ai due sotto inchiesta, sempre rimasti a piede libero, accusati di omicidio e occultamento di cadavere. La Procura bresciana ha disposto per martedì accertamenti irripetibili sulle auto degli otto indagati per cercare tracce della vittima.

La vicenda

Jessica è stata presa a calci e pugni e poi gettata nella centrale idroelettrica di Prevalle, nel Bresciano. Nel registro degli indagati vengono iscritte qualche mese dopo due persone: Giancarlo Bresciani, 50 anni, e il 24enne Marco Zocca. Vicini di casa e amici della vittima con la quale hanno trascorso l'ultima serata in cui Jessica Mantovani è stata vista viva. Sono accusati di omicidio volontario e distruzione di cadavere. A casa del più anziano gli inquirenti trovano tracce di sangue, della donna uccisa, ma anche dell'indagato più giovane. I due profili di Dna sono addirittura anche isolati dai Ris di Parma nella stessa macchia ematica.

I nuovi sviluppi

Bresciani e Zocca restano indagati a piede libero, ma ora l'inchiesta si allarga con un nuovo capitolo. La Procura di Brescia ha indagato altre otto persone: sette uomini e una donna, tutti residenti in zona, fra Gavardo e Prevalle. Devono rispondere di concorso in occultamento di cadavere. Il più giovane dei nuovi indagati ha 31 anni mentre il più anziano 72. Due di loro sono parenti dei principali indagati.

Il 22 dicembre accertamento irripetibile su dodici mezzi

Il pm Gianluca Grippo, che il primo dicembre aveva voluto sentire come persona informata sui fatti il padre della vittima, ha disposto per martedì un accertamento irripetibile su dodici mezzi a disposizione degli ultimi otto indagati. Saranno analizzati in una carrozzeria di Erbusco nel Bresciano alla presenza dei legali di tutte le parti coinvolte inclusi gli avvocati che rappresentano la famiglia di Jessica.

Il padre: "Voglio sapere cosa è successo"

La famiglia della vittima pare non conoscere nessuno di coloro che sono stati iscritti recentemente nel registro degli indagati mentre era stato proprio il padre della 37enne ad accompagnare la figlia a casa del 50enne Bresciani. Quando poi era tornato per riprenderla, la donna era scomparsa. "Non l'ho più rivista viva e ora, dopo un anno e mezzo - dice oggi Giovanni Mantovani - voglio sapere cosa è successo".

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