‘Ndrangheta, sequestrato un bar-tabaccheria a Milano

Lombardia
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I carabinieri hanno eseguito il decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del tribunale di Brescia nell’ambito dell’inchiesta “Scarface” di un mese fa, relativa a un giro di riciclaggio di denaro attraverso vincite al Lotto e legami con alcuni membri della cosca Barbaro-Papalia

Il nucleo investigativo di Brescia, coadiuvato nella fase attuativa da quello della stazione dei carabinieri di Milano Moscova, ha eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del tribunale di Brescia nell'ambito dell'inchiesta “Scarface” della procura di Brescia, che un mese fa aveva portato otto persone in carcere, sei ai domiciliari, e per cinque era scattato l'obbligo di dimora oltre a due misure interdittive.

L’indagine

L'indagine aveva fatto emergere un giro di riciclaggio di denaro attraverso le vincite al Lotto e legami con alcuni membri della cosca di 'ndrangheta Barbaro-Papalia. Il provvedimento ha interessato un bar-tabaccheria situato in centro a Milano e ritenuto un punto nevralgico per il riciclaggio del denaro illecito. Il locale, già oggetto di provvedimenti amministrativi antimafia, negli anni era passato formalmente di mano in mano tra diversi indagati pur essendo, di fatto, sempre gestito da personaggi attigui alla criminalità organizzata calabrese stanziata nella città meneghina. Le licenze e le autorizzazioni a svolgere l'attività commerciale, infatti, erano intestate a società bresciane che avevano il solo compito di cederle, con un regolare contratto d'affitto, a dei prestanomi. I due ultimi gestori, marito e moglie bresciani che lo avevano acquistato attraverso cambiali poi mai pagate, hanno già patteggiato nell'ambito dell'inchiesta Scarface.

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