Milano, micro telecamere in stanze affittate a ragazze: 64enne a processo

Lombardia
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A scoprire i dispositivi nascosti sono state due inquiline, che hanno denunciato l'uomo, ora accusato di "interferenze illecite nella vita privata”. Il procedimento si aprirà domani

Aveva riempito le stanze, che affittava a delle ragazze, della casa in cui egli stesso viveva, a Milano, con micro telecamere, piazzate persino nel bagno, per filmare "a più riprese immagini di intimità" di almeno tre giovani. A scoprirlo sono state nel 2019 due inquiline che hanno denunciato l’uomo, un 64enne finito ora a processo, con citazione diretta a giudizio dal pm di Milano, Isabella Samek Lodovici, con l'accusa di "interferenze illecite nella vita privata”. Il procedimento davanti alla prima sezione penale si aprirà domani e le ragazze si sono costituite parti civili. All’uomo, difeso dall’avvocato Andrea Benzi, viene contestata anche l'aggravante "di aver commesso il fatto con abuso di coabitazione”.

Le testimonianze

Nel marzo dell’anno scorso, una delle ragazze che viveva in affitto nell'appartamento di viale Fulvio Testi, come messo a verbale da un’altra giovane che soggiornava lì, "ha iniziato a guardarsi intorno" nel bagno, "scoprendo l'esistenza di una micro camera nascosta, installata dietro una pianta finta posizionata sul mobile vicino allo specchio". Ha controllato, poi, anche nella sua camera da letto "scoprendo anche lì una micro camera nascosta sopra l'armadio, tra due scatoloni, che inquadrava il letto". Infine, ha spiegato ancora la giovane alla polizia, "siamo andati nella mia stanza dove abbiamo trovato una terza telecamera”.

Un'altra giovane cilena, che aveva vissuto in quella casa tra ottobre e dicembre 2018, si è riconosciuta in alcuni video registrati dalle micro camere che la polizia le ha mostrato dopo la denuncia da parte delle due successive inquiline dell'appartamento. "Sono alquanto turbata - ha messo a verbale -. L'idea che qualcuno possa aver visionato questo video mi fa inorridire". Con lei in quel periodo abitavano nella casa altre due giovani, anche loro vittime, come risulta dalle imputazioni, delle violazioni della loro privacy.

Profilo falso

L'uomo, sempre stando alle dichiarazioni di una delle giovani, "proponeva l'affitto attraverso un profilo che non corrispondeva ai suoi dati personali e utilizzando una foto profilo che non lo ritraeva". Quando una delle ragazze, a marzo 2019, era tornata nella casa per cercare di recuperare con un amico le cose che aveva lasciato dentro, prima di andarsene definitivamente, l'uomo, sempre stando al verbale, le aveva detto: "Qui il tuo amico non sale, già tu mi copri le telecamere”.

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