Covid Lombardia, 2.736 nuovi casi: rapporto test-positivi al 9,3%

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Continuano a diminuire i ricoverati in Lombardia sia terapia intensiva (-16, 717 in totale) che negli altri reparti (-128, 5.289 in totale)

Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi in Lombardia

 

Con 29.153 tamponi effettuati, sono 2.736 i nuovi positivi registrati in Lombardia, con un rapporto tra test e contagi al 9,3% in leggera crescita rispetto a ieri (8.9%). (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)

17:48 - In Lombardia in calo ricoveri, 85 i decessi

Continuano a diminuire i ricoverati in Lombardia sia terapia intensiva (-16, 717 in totale) che negli altri reparti (-128, 5.289 in totale). Con 29.153 tamponi effettuati, sono 2.736 i nuovi positivi, con il rapporto al 9,3% in leggera crescita rispetto a ieri (8.9%). I decessi sono 85, per un totale di 23.666 morti in regione dall'inizio della pandemia. Per quanto riguarda le province, nella Città metropolitana di Milano sono 854 i nuovi casi, di cui 393 a Milano città, 493 a Brescia, 242 a Pavia, 202 a Como, 195 a Mantova, 174 a Bergamo.

16:43 - La Lombardia è la regione con più detenuti contagiati

E' la Lombardia la regione con più detenuti positivi al Covid 19: sono 350 , di cui 333 asintomatici e 13 ricoverati in ospedale. Il penitenziario lombardo con più contagiati è Bollate (104, di cui 93 asintomatici e 2 ricoverati), seguito da Opera (70, 9 in ospedale e 57 asintomatici). Fuori dalla regione i focolai principali sono in Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna.

14:48 - Scuola, Fontana: "Individuare metodo da applicare fino a fine anno"

"Abbiamo affrontato il tema della ripresa delle lezioni in presenza per le scuole superiori - ha spiegato il presidente Fontana - e quello della capacità del trasporto pubblico locale di offrire un servizio che allontani il rischio di favorire la circolazione del virus. Al termine dell'incontro abbiamo deciso di aggiornarci venerdì prossimo a valle della chiusura dei Tavoli territoriali presieduti dai Prefetti, previsti dal Dpcm. L'obiettivo è presentare una proposta comune da sottoporre al Governo. Per questo abbiamo ritenuto indispensabile coinvolgere anche il dirigente dell'Ufficio scolastico regionale e quelli provinciali". "Riconosciamo tutti - ha evidenziato Fontana - l'importanza della scuola in presenza e siamo ben consapevoli delle criticità che i nostri ragazzi e i docenti stanno affrontando. Siamo però altrettanto consapevoli della necessità di individuare un metodo che possa essere applicato possibilmente sino alla fine dell'anno scolastico, per contenere al massimo i disagi alle attività formative rispetto a quelli già provocati da quando questa terribile pandemia ha colpito il nostro Paese, e il mondo intero".

14:16 - Scuola: incontro tra Fontana, sindaci e Anci su riapertura il 7 gennaio

Un incontro "per costruire le condizioni più adeguate" per la riapertura al 75% in presenza delle scuole superiori prevista il prossimo 7 gennaio si è svolto questa mattina in videoconferenza tra il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il presidente di Anci Lombardia Mauro Guerra, i sindaci dei Comuni capoluogo e il presidente dell'Unione Province Lombarde Vittorio Poma. "Abbiamo condiviso un percorso di lavoro per costruire le condizioni più adeguate, a partire dal sistema dei trasporti, per una ripresa ordinata e in sicurezza delle attività scolastiche dal 7 gennaio, attivando un confronto anche a livello regionale che raccolga e coordini gli esiti di quelli provinciali convocati dai Prefetti, ai sensi del Dpcm", ha spiegato Guerra. "Continueremo anche a ragionare sul complesso delle politiche degli orari, non solo scolastici, al fine di contrastare nel modo più adeguato i rischi di ripresa delle crescita della diffusione del virus, mentre si predispone e si avvierà la campagna vaccinale", ha aggiunto Guerra al termine della riunione, che è stata aggiornata a venerdì prossimo. 

10:59 – Coldiretti: “In Lombardia riaprono 51mila locali”

Con il passaggio in zona gialla riaprono oltre 51mila tra ristoranti, bar, pizzerie e agriturismi in Lombardia, dopo oltre un mese di chiusura che ha provocato una perdita di fatturato stimata di almeno un miliardo di euro. E' quanto afferma la Coldiretti in riferimento al passaggio in zona gialla della Lombardia da domani. "La Lombardia - spiega la Coldiretti - è la regione italiana con il maggior numero di locali per il consumo di cibo e bevande fuori casa. A livello provinciale, il primo territorio è quello di Milano con oltre 18mila esercizi, seguono Brescia con circa 7mila, Bergamo con più di 5mila, Varese con quasi 4.000 mila locali, Monza e Brianza oltre 3 mila, Pavia e Como con circa 3mila, Mantova con circa 2.000, Cremona con 1.700, Lecco con circa 1.400, Sondrio con 1.100 e infine Lodi con poco meno di 1.000 esercizi dedicati alla ristorazione". "Gli effetti della chiusura delle attività di ristorazione - continua la Coldiretti - si sono fatti però sentire a cascata sull'intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. A pesare - conclude la Coldiretti - sono state anche le limitazioni a carico delle oltre mille aziende agrituristiche con attività di ristorazione che si trovano in grande difficoltà quest'anno per le misure di contenimento già adottate e il crollo del turismo". "Le limitazioni alle attività di impresa - conclude la Coldiretti - devono dunque prevedere un adeguato e immediato sostegno economico lungo tutta la filiera per salvare l'economia e l'occupazione in un settore chiave del Made in Italy".

7:56 - In Lombardia 2.938 nuovi casi su 32.871 tamponi

Sono 2.938 i nuovi contagi registrati in Lombardia su 32.871 tamponi effettuati. In terapia intensiva ci sono 733 pazienti mentre in totale i ricoverati con sintomi sono 5.417. In isolamento domiciliare 81.299 persone. Dall'inizio della pandemia sono stati effettuati 4.383.640 tamponi.

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