Covid, in provincia di Milano 3.336 nuovi contagi: 1.339 in città

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A fronte di 47.194 tamponi processati, sono 10.955 i nuovi positivi riscontrati in Lombardia. Al Niguarda trovato un lanciarazzi: si pensa a un atto intimidatorio

A fronte di 47.194 tamponi processati, sono 10.955 i nuovi positivi al Covid riscontrati oggi in Lombardia. Di questi, 3.336 sono stati rilevati in provincia di Milano, 1.339 in città.

Al Niguarda trovato un lanciarazzi abbandonato. Sull'episodio stanno indagando la Digos e il pool antiterrorismo della Procura, guidato da Alberto Nobili, che dopo un'informativa degli investigatori aprirà un'inchiesta. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)

18:30 - A Milano 3.336 casi, 1.339 in città

Sono 129 le nuove vittime lombarde del Covid e 10.955 i nuovi positivi riscontrati dai 47.194 tamponi effettuati, per un rapporto pari al 23,2% (ieri era al 22,6%). Altre 38 persone sono entrate in intensiva, 268 negli altri reparti, mentre guariti e dimessi sono 6780. Il maggior numero di contagi è stato riscontrato a Milano, 3.336, di cui 1.339 in città, seguita da Varese con 3.081 nuovi casi. E poi gli altri nuovi fronti: Como con 1.356, Monza e Brianza con 860.

17:53 - Trovato lanciarazzi in ospedale Milano

Un lanciarazzi di tipo militare non funzionante è stato trovato abbandonato oggi pomeriggio in una sala d'attesa dell'ospedale Niguarda di Milano. Sull'episodio stanno indagando la Digos e il pool antiterrorismo della Procura, guidato da Alberto Nobili, che dopo un'informativa degli investigatori aprirà un'inchiesta per detenzione e porto di arma da guerra per individuare chi l'abbia lasciata là. Un presunto gesto dimostrativo che desta allarme dato il clima di tensione di questi giorni attorno alla sanità per l'emergenza Covid.

14:22 – Sala: Tamponi rapidi per le scuole in via Novara

A Milano partiranno a breve i tamponi rapidi riservati in modo prioritario a insegnanti, studenti e personale scolastico nella struttura realizzata dall'Esercito con Ats in via Novara. "In questo momento è di vitale importanza alleggerire il lavoro delle strutture ospedaliere, offrendo nuovi spazi in cui effettuare tamponi e valutare i casi meno gravi - ha scritto sulla sua pagina Facebook il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che ha visitato la struttura -. Per questo motivo, a brevissimo, sarà possibile effettuare il tampone antigenico rapido anche nella struttura di via Novara, dove nei giorni scorsi in collaborazione con l'Esercito e Areu è stato allestito un Check Point Clinico avanzato in cui i pazienti in codice verde sono sottoposti al triage in ambulanza e, a seconda della gravità, trasportati in ospedale per il ricovero". Ad effettuare i tamponi sarà il personale medico dell'Esercito Italiano. Le attività saranno coordinate da Ats Milano Città Metropolitana, in collaborazione con Asst Santi Paolo e Carlo, che metterà a disposizione personale amministrativo. "A supporto, sul posto ci saranno anche operatori della Protezione Civile comunale e agenti della Polizia Locale", ha concluso Sala.

12:08 - Fondazione De Gasperis Niguarda, nuova raccolta fondi

Siamo di nuovo in emergenza e servono armi contro il Covid al Cardiocenter dell'Ospedale Niguarda di Milano. La fondazione De Gasperis ha promosso una nuova raccolta fondi online con l'obbiettivo di arrivare ad almeno 50 mila euro per Dispositivi di protezione individuali per infermieri e medici. In primavera, la Fondazione ha affiancato l'attività del Cardiocenter finanziando l' acquisto di 26.000 mascherine FFP2/FFP3 e 600 tute protettive riutilizzabili. Come commenta Massimo Torre, direttore del Dipartimento Cardiotoracovascolare del Niguarda "la Fondazione A. De Gasperis ci ha permesso di ricevere materiale prezioso in un momento in cui i bisogni crescevano di giorno in giorno. In quel momento i privati e le fondazioni sono stati importanti. E ancora una volta la 'nostra' Fondazione si è rivelata un partner determinante nel consentire ai colleghi sul campo di garantire agli operatori e ai pazienti uno standard di cura e di sicurezza ottimale". Il grande ospedale metropolitano è stato chiamato a gestire l'emergenza in una complessa e ininterrotta sfida organizzativa e professionale sin dal 21 febbraio, il giorno in cui le vite degli italiani e di tutto il mondo sono state cambiate. Nella struttura sono stati attuati importanti interventi gestionali ed organizzativi, che sono stati di volta in volta rivisti in base all' evoluzione della pandemia. Ed oggi, ancora una volta, l'ospedale Niguarda è in prima linea per fronteggiare la seconda ond

10:59 – Intesa Sanpaolo con ospedale UniMi al Sacco per la ricerca

Intesa Sanpaolo Innovation Center, la società dedicata all'innovazione del gruppo Intesa Sanpaolo, e il Laboratorio di malattie infettive del dipartimento di scienze biomediche e cliniche Luigi Sacco dell'Università statale di Milano (Ospedale Sacco) hanno avviato dallo scorso marzo, fin dai primi giorni di lockdown, una stretta collaborazione per il sequenziamento genomico e la mappatura geografica sul territorio nazionale del Sars-cov-2, agente della Covid-19, e la ricostruzione dell'origine e delle modalità di diffusione del virus tra la popolazione italiana. La collaborazione si è rivelata determinante, viene evidenziato, nell'analisi della notevole mole di sequenze genomiche depositate nelle banche dati pubbliche e nelle strutture che fanno parte del network Laboratorio di malattie infettive, capofila del progetto per il sequenziamento genomico e la mappatura geografica del coronavirus che coinvolge oltre 20 centri clinici italiani. "I significativi risultati ottenuti confermano l'importanza dell'approccio multidisciplinare unito al rigore scientifico e il ruolo fondamentale della cooperazione tra pubblico e privato nella ricerca" ha affermato il professor Massimo Galli, ordinario di malattie infettive dell'ateneo e direttore della divisione clinicizzata malattie infettive dell'ospedale.

7:14 - Stretta in Tribunale Milano, meno udienze e meno testi

Nella "scelta" dei processi da trattare, priorità a quelli con imputati detenuti, per criminalità organizzata e terrorismo, per maltrattamenti, violenze sessuali e per infortuni sul lavoro. Per ogni sezione penale, poi, dal 16 novembre "un numero massimo di due udienze" al giorno da mettere in calendario e per l'Ufficio gip al massimo due udienze al mese per ogni giudice. E pure limitazioni alla convocazione di testimoni che "debbano muoversi da aree diverse da quella metropolitana di Milano". Sono solo alcuni punti del nuovo provvedimento emesso ieri dai vertici del Tribunale di Milano, presieduto da Roberto Bichi, che hanno deciso di riorganizzare l'attività giudiziaria con una serie di paletti e limitazioni per contenere l'emergenza Covid.

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