L'arma era composta di due pezzi e attaccata con nastro adesivo sotto due sedie. A trovarla, poco prima delle 17, è stato un infermiere, che ha subito avvisato la vigilanza. Sul posto nessuna rivendicazione. L'ospedale: "Nessun problema di sicurezza"
Un lanciarazzi di tipo militare, non funzionante, è stato trovato ritrovato oggi pomeriggio, poco prima delle 17, in una sala d'attesa del reparto di Radiologia dell'ospedale Niguarda di Milano da un infermiere in servizio nella struttura. Il dipendente lo ha segnalato alla vigilanza privata che ha avvertito gli agenti in servizio al posto di polizia interno all'ospedale. L'arma, uno "strumento lanciarazzi illuminante", come viene definito dagli inquirenti, era "di tipo militare e inerte". Composto di due pezzi, era attaccato con nastro adesivo sotto due sedie. Sul posto nessuna rivendicazione. L'area è stata evacuata per alcune ore, prima di tornare alla normalità. (CORONAVIRUS: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEL CONTAGIO - LA SITUAZIONE A MILANO)
Messaggio intimidatorio
Sull'episodio stanno indagando la Digos e il pool antiterrorismo della Procura, guidato da Alberto Nobili, che dopo un'informativa degli investigatori aprirà un'inchiesta per detenzione e porto di arma da guerra per individuare chi l'abbia lasciato nella struttura sanitaria. Gli artificieri intervenuti hanno rimosso l'oggetto e accertato che era innocuo perché privo di innesco. Stando alle prime indagini, si ipotizza che sia stato collocato lì proprio per essere ritrovato, come messaggio intimidatorio nel clima di tensione attorno all'emergenza sanitaria Covid.
Sala frequentata da pazienti e operatori
Nell’ambito delle indagini verranno ovviamente visionate le telecamere di sorveglianza dell’ospedale, dispositivi assenti, però, nella sala del ritrovamento, frequentata - stando a quanto si apprende - soltanto da pazienti e operatori dell'ospedale. Gli investigatori, tra i vari elementi, stanno ora acquisendo l'elenco delle persone in cura nel reparto.
L’ospedale Niguarda: “Nessun problema di sicurezza”
"Non vi sono stati problemi di sicurezza e non risulta nessuna rivendicazione, anche se, per non sottovalutare l'episodio, gli inquirenti stanno comunque procedendo con le indagini". È quanto riferisce in una nota la Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, che parla di "oggetto, simile ad un residuato bellico. Prontamente intervenuti - prosegue la nota - gli inquirenti della Digos confermano che si tratta di un 'razzo illuminante' (non deflagrante), inerte perché privo di inneschi. In via precauzionale, per alcune ore è stata evacuata l'area, tornata poi alla normale attività non appena le Forze dell'Ordine hanno concluso tutti i rilievi del caso", conclude la nota.
I sindacati: “Intensificare i controlli”
A seguito dell'accaduto, i sindacati chiedono maggiori controlli. ”Non possiamo sapere se si tratta solo di un avvertimento o se vi era un altro scopo e su questo lasciamo che siano le indagini a fare luce”, scrivono. "Come Segreterie territoriali - si legge nella nota - esprimiamo la nostra piena solidarietà e sostegno agli operatori dell'ASST GOM NIGUARDA, già fortemente provati dalla seconda ondata pandemica. Chiediamo all'Amministrazione di intensificare i controlli in entrata ed uscita presso l'ASST GOM Niguarda e di mettere in campo una verifica costante di tutti gli spazi comuni al fine di evitare il ripetersi di quanto accaduto". Infine, "esprimiamo forte preoccupazione sulle ricadute psicologiche degli operatori derivanti dalla situazione in essere e rimaniamo disponibili per una piena collaborazione per la tutela e protezione di chi tutti i giorni con il suo prezioso lavoro garantisce la tenuta del sistema sanitario lombardo”.
Data ultima modifica