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Covid Lombardia, Attilio Fontana: "Qualche giorno per vedere se le misure saranno utili"

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Così il governatore: "Un principio che vale anche per una condivisione della situazione con l'Anci e con i sindaci dei capoluoghi di Provincia ai quali ho dato appuntamento per lunedì"

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Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi in Lombardia

 

"Ho aggiornato assessori e sottosegretari su quella che è l'evoluzione della curva epidemiologica nelle singole province della Lombardia. Ho fatto loro presente che è necessario attendere ancora qualche giorno per capire se le restrizioni previste dal Dpcm, sommate a quelle che riguardano specificatamente la nostra regione, si sono rivelate utili per il contenimento del virus". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

Oggi sono 8.960 i positivi in Lombardia, cifra mai raggiunta prima, su 46.892 tamponi effettuati per una percentuale pari al 19,1%, in crescita rispetto a ieri (17,1%). Nuovo record anche per i contagiati nella città di metropolitana di Milano che sono 3.979, di cui 1.607 a Milano città. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)

19:29 - Bar aperto oltre le 18 nel pavese, chiuso per 5 giorni

I carabinieri hanno disposto la chiusura per 5 giorni di un bar di Belgioioso (Pavia), che ieri sera era rimasto aperto oltre l'orario di chiusura delle 18 (indicato nell'ultimo Dpcm per frenare la pandemia di Covid). All'interno del locale i militari hanno trovato tre clienti, che stavano consumando bevande alcoliche in una saletta dove tra l'altro non era neppure garantito il necessario distanziamento sociale. Oltre a disporre la sospensione temporanea della licenza, i carabinieri hanno anche multato di 400 euro ognuno dei 3 clienti.

17:59 - In Lombardia 8.960 casi su 46.892 tamponi

Sono 8.960 i positivi in Lombardia, cifra mai raggiunta prima, su 46.892 tamponi effettuati per una percentuale pari al 19,1%, in crescita rispetto a ieri (17,1%). I nuovi decessi sono 48 per un totale di 17.462 morti in regione dall'inizio della pandemia. Crescono sia i ricoverati in terapia intensiva, che sono 370, che quelli negli altri reparti che diventano 3.698. Nuovo record anche per i contagiati nella città di metropolitana di Milano che sono 3.979, di cui 1.607 a Milano città. Le altre province più colpite sono quelle di Monza e Brianza (988) Como (890) e Varese (804).

16:48 - In Lombardia partono attività hotspot territoriali

"Partono le attività dei Centri diagnostici territoriali gestiti dagli specialisti delle nostre aziende sanitarie, con medici e pediatri di famiglia, infermieri di comunità, in collaborazione con le amministrazioni comunali". Lo annuncia l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. Il paziente inviato all'hotspot "viene sottoposto all'attività diagnostica per SARS-Cov2a con visita specialistica adeguata e supportata con apparecchiature per ecografie e RX Torace - spiega Gallera - e potrà quindi essere inviato a casa in tele-monitoraggio oppure, se necessario, direttamente al ricovero in reparto saltando quindi il passaggio in pronto soccorso. Si tratta quindi di una risposta efficace, rapida e tempestiva che pone la persona al centro del percorso di diagnosi, cura e assistenza, nell'ambito di una proficua e virtuosa collaborazione fra ospedale e territorio". "La definizione e il funzionamento degli hotspot territoriali - sottolinea Gallera - rispondono ad un duplice obiettivo: integrare le prestazioni della medicina territoriale con quelle specialistico-ospedaliere offrendo così ai medici di medicina generale un punto di riferimento di prossimità verso cui indirizzare i pazienti che necessitano di un accertamento della patologia da coronavirus". Tre hotspot sono attivi nel bresciano con il coinvolgimento delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA), a cura dell'ATS di Brescia e delle ASST di Spedali Civili, Franciacorta e del Garda. Lunedì ne apriranno altri 2 a Varedo ad opera dell'ATS della Brianza e dell'ASST Monza, 4 sono previsti nelle prossime settimane anche a Milano e provincia con l'ASST Nord Milano e l'ATS Città Metropolitana. A breve, garantisce la Regione, questi centri saranno in funzione in tutta la Lombardia. Fra i primi a partire, gli hotspot dell'ASST di Monza. Sono previsti 6 ambulatori in 3 hotspot distinti. "Sin dalla ricostituzione della mia unità di crisi a fine agosto - sottolinea il direttore generale della ASST Monza Mario Alparone - ero convinto che la strategia giusta per la seconda ondata fosse associare un argine territoriale alla gestione ospedaliera. Per questo ho chiesto ai nostri specialisti di predisporre un percorso di valutazione clinica per poter aiutare i Medici di medicina generale ad individuare con semplicità quando il caso sospetto sia da inviare in pronto soccorso e quando invece si può gestire a domicilio o nei nostri centri territoriali. Lo abbiamo proposto al nostro Ordine dei medici che ha accolto con grande favore l'iniziativa. Apriremo fino a 6 centri territoriali dove sono specialisti e medici di medicina territoriale collaboreranno insieme".

16:35 - In un ospedale nel Varesotto 16 pazienti positivi

Sono 16 i pazienti ricoverati in Medicina Generale al Presidio Ospedaliero di Tradate (Varese) risultati positivi: è quanto comunica l'Asst Sette Laghi dopo che, in seguito al ricovero di alcuni casi sospetti Covid nei giorni scorsi, sono stati effettuati tamponi di sorveglianza a tutti i pazienti e a tutto il personale del reparto. L'Asst Sette Laghi spiega che l'ospedale di Tradate resta pienamente operativo e che, in via cautelativa sono stati temporaneamente sospesi i ricoveri nel solo reparto di Medicina che sarà comunque riaperto a breve. Inoltre sono state create aree separate collocando i pazienti positivi nella cosiddetta "zona sporca" prima del loro trasferimento all'Hub Covid di Varese. Sono risultati positivi anche alcuni operatori sanitari che sono stati posti in quarantena al domicilio.

15:44 - Palestre lombarde organizzano un flash mob al cimitero

"Per la nostra manifestazione abbiamo scelto il Cimitero Monumentale di Milano non per macabra ironia, ma per meglio rappresentare quello che, con le chiusure Covid, accadrà al nostro comparto, non nelle prossime settimane, ma nei prossimi giorni": così Marco Contardi, presidente di Arisa (l'Associazione regionale imprese dello sport e delle arti del benessere fisico aderente alla Confcommercio milanese) parla del flash mob organizzato per domani mattina alle 9.30 da palestre e centri sportivi. Questo, spiega Contardi, è "l'ennesimo difficile momento che lo sport dilettantistico sta attraversando dopo l'ultimo lockdown" con il rischio di "mettere in ginocchio un intero comparto che, in Italia, esprime 100mila centri sportivi, 1 milione di tecnici istruttori, 20 milioni di praticanti". La Lombardia - rileva Arisa - pesa per il 20%. "Abbiamo impianti in sicurezza, eppure - sottolinea Contardi - chiusi. Tutto questo dopo i grandi sforzi che gli operatori hanno messo in campo per far sì che gli atleti potessero praticare le proprie discipline in modo sicuro e secondo i vari protocolli che si sono via via susseguiti. Protocolli che hanno retto la recente verifica delle Forze dell'Ordine, ma inutilmente". "Oltretutto - aggiunge Contardi - il continuo allarmismo mette in confusione atleti, praticanti, genitori aumentando la sfiducia. Danno su danno che affossa il comparto".

15:42 - Ats Bergamo: “Rapporto tamponi/positivi è al 7-8%”

Il rapporto positivi/tamponi in provincia di Bergamo è attorno al 7-8%, ben lontano dal dato regionale e nazionale (ieri rispettivamente 17,1% e 13,3%) Lo rende noto Ats Bergamo, che sottolinea anche che "gli indicatori sui ricoveri e le terapie intensive in rapporto agli stessi dati di livello regionale e nazionale confermano il contenimento dell'epidemia" nella provincia che, nella prima ondata primaverile era stata la più colpita a livello nazionale. Inoltre Ats Bergamo e il Consiglio di rappresentanza dei sindaci hanno promosso, a cadenza settimanale, una videoconferenza con i 243 sindaci bergamaschi per fornire loro una breve sintesi dell'andamento a livello provinciale. All'incontro odierno ha preso parte anche il prefetto Enrico Ricci: "Grazie per il lavoro che avete fatto e che continuate a fare per questa terra martoriata - ha detto -. Avete saputo mobilitare le migliori risorse dei vostri territori e ce ne sono davvero tante. Ci aspetta un compito difficile e il ruolo di coesione sociale sarà ancora più importante in questa seconda fase, particolarmente dura per le conseguenze economiche e sociali. Per questo il vostro ruolo è essenziale. Le strutture dello Stato e la Prefettura sono al vostro fianco. Serve spirito di grande collaborazione, dobbiamo muoverci tutti insieme". L'epidemiologo di Ats Bergamo, Alberto Zucchi, ha inquadrato la situazione dal punto di vista dei dati più recenti: "Abbiamo avuto un aumento discreto di casi ancorché in forma contenuta rispetto a quel che sta succedendo nel resto della Lombardia. Al di là di fluttuazioni giornaliere legate al conferimento dei tamponi, in termini complessivi la curva ci dice che l'aumento c'è ma rimane contenuto, soprattutto in relazione al resto del territorio regionale. Siamo in una situazione di relativo contenimento: ma non usiamo la parola tranquillità, perché non dobbiamo rilassarci sul rispetto delle normative che sono le uniche che possono garantirci di proseguire su questa strada di contenimento".

15:18 – Gli infermieri ai ristoratori: “Ora tocca a noi aiutarvi”

Durante la prima ondata il mondo della ristorazione è accorso ad aiutare gli infermieri e i medici chiusi negli ospedali, "adesso veniamo noi in vostro aiuto" dice Donato Cosi, segretario NurSind Lombardia, spiegando che gli infermieri saranno al fianco dei ristoratori andando a consumare e ad acquistare cibo da asporto nei locali che nei mesi scorsi li hanno sostenuti generosamente. "Durante la prima emergenza che ci ha trovati tutti impreparati a combattere a mani nudi contro un virus sconosciuto, voi - spiega Cosi - non ci avete abbandonato. Vi siamo grati per tutto quello che avete fatto: ogni mattina ci avete dato il buongiorno con cornetti e altre delizie; a pranzo e a cena ci avete fatto trovare pasti caldi e gustosi facendoci sentire la vostra presenza. Adesso tocca a noi: non abbiamo uno stipendio da nababbi, anzi non abbiamo ricevuto neppure i bonus che ci erano stati promessi. Ma vogliamo ricambiare il piacere venendo nei vostri bar a far colazione, e anche se la sera abbassate la saracinesca alle 18 ci troverete per una pizza o un pasto da asporto". Il NurSind Lombardia spiega di aver girato l'invito a tutti gli infermieri facendolo diventare virale.

15:13 - Aggredisce l'autista del bus che lo invita a indossare la mascherina

Un ventenne residente a Parre è stato denunciato per aver aggredito l'autista di un autobus che lo aveva invitato a indossare la mascherina prima di salire sul mezzo. L'episodio alla fermata della Teb di Albino, lungo la linea Clusone-Albino, in valle Seriana. L'episodio risale a martedì alle 19,30: i carabinieri sono risaliti al passeggero grazie alle riprese video della stazione. Il giovane, marocchino, è accusato di violenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. L'autista ha ricevuto un pugno alla nuca. Al passeggero è stata comminata anche la sanzione amministrativa prevista per non aver indossato la mascherina sul mezzo di trasporto pubblico.

13:40 - Atalanta, positivo nello staff tecnico: conferenza stampa annullata

La conferenza stampa dell'allenatore dell'Atalanta Gian Piero Gasperini è stata annullata. La società è in attesa dell'esito del secondo tampone del collaboratore tecnico Cristian Raimondi alla vigilia del match di campionato col Crotone di domani pomeriggio. L'ex giocatore nerazzurro è asintomatico. La partenza per la trasferta di Crotone comunque non è in discussione ma si attende l'esito del secondo tampone per Cristian Raimondi, ex giocatore nerazzurro e ora collaboratore dello staff tecnico, asintomatico, per capire se potrà imbarcarsi sull'aereo o se rimarrà in isolamento. La conferenza stampa di Gian Piero Gasperini, prevista come sempre per le 13.30, è stata annullata. Era già successo, dall'inizio della stagione, il 2 ottobre scorso, quando Rafael Toloi alla vigilia di Atalanta-Cagliari era risultato positivo per poi negativizzarsi al secondo tampone conoscendone l'esito proprio la mattina prima della partita. Raimondi è il primo membro dello staff tecnico contagiato. In precedenza erano risultati positivi solo giocatori: Marco Sportiello a marzo nei controlli dopo la trasferta di Champions League a Valencia; Pierluigi Gollini, José Palomino e Duvan Zapata in occasione del raduno a Zingonia il 31 agosto e quindi Marco Carnesecchi in ritiro in Islanda con l'Italia Under 21.

11:56 - Attilio Fontana: "Qualche giorno per vedere se misure utili"

"In attesa dei dati di oggi, ho aggiornato assessori e sottosegretari su quella che è l'evoluzione della curva epidemiologica nelle singole province della Lombardia. Ho fatto loro presente che è necessario attendere ancora qualche giorno per capire se le restrizioni previste dal Dpcm, sommate a quelle che riguardano specificatamente la nostra regione, si sono rivelate utili per il contenimento del virus". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, al termine della riunione di Giunta. "Un principio - aggiunge il governatore Fontana - che vale anche per una condivisione della situazione con l'Anci e con i sindaci dei capoluoghi di Provincia ai quali ho dato appuntamento per lunedì. Con loro faremo il punto della situazione sulla base di un 'pacchetto' di dati che, secondo quanto ci dicono i nostri esperti, può essere un indicatore 'credibile' per capire come evolve il quadro sanitario ed epidemiologico".

9:44 - Antonella Viola: "Serve lockdown in Campania e Lombardia"

Non si può andare avanti con un decreto ogni 15 giorni, "bisogna individuare subito i comuni più colpiti e metterli in lockdown. L'alternativa? A Natale avremo tutta Italia chiusa in casa". Lo dice in un'intervista a La Repubblica Antonella Viola, immunologa dell'università di Padova e direttrice scientifica dell'Istituto di ricerca pediatrica della città. Il lockdown andrebbe applicato "dove gli ospedali sono in crisi, come Lombardia o Campania. Ma non serve un lockdown generalizzato - spiega - Occorre studiare il territorio e chiudere dove il virus circola di più, anche a livello di singoli comuni. Un valore di Rt sopra a 1,5 dovrebbe spingerci a intervenire". Un provvedimento importante per lei "sarebbe rendere le mascherine obbligatorie a scuola sempre, anche durante le lezioni". Le zone meno colpite "potrebbero riaprire i locali la sera. Ma bisogna fare presto. Se non agiamo subito, fra un mese i dati saranno peggiorati". Aspettare e capire se le attuali misure prese hanno effetto "avrebbe senso se fra dieci giorni avessimo più dati utili a orientare le scelte. La mancanza di dati invece è sempre stato un problema grave in Italia, fin dall'inizio. Non abbiamo una mappa dettagliata della circolazione del virus, non sappiamo dove ci si infetta di più". Se sapessimo "che i ristoranti sono luoghi più a rischio dei cinema - ma è solo un esempio - chiuderemmo i primi e lasceremmo aperti i secondi. Anche gli aiuti economici potrebbero essere più mirati. Sapremmo spiegare ai cittadini il perché delle scelte della politica. Invece sembra mancare una programmazione per il futuro. Eppure dobbiamo prepararci a trascorrere con il Covid l'inverno. Sono 7 mesi, e non saranno facili". 

7:10 - In Lombardia 7.339 positivi su 42.684 tamponi

Con 42.684 tamponi eseguiti è di 7.339 il numero di positivi registrato in Lombardia, una percentuale del 17,1%. Sono 345 le persone ricoverate in terapia intensiva (+53) e 3.355 negli altri reparti, mentre il numero dei morti è di 57, il che porta il totale complessivo dei decessi a 17.414. Per quanto riguarda le province, a Milano sono stati segnalati 3.211 casi di cui 1.393 in città, a Varese sono stati 920, a Monza 930, a Como 573, a Brescia 382, a Pavia 317, a Sondrio 176, a Lecco 141, Cremona 138, a Bergamo 135, a Mantova 105 e 93 a Lodi.