Coronavirus Lombardia, Gallera: “In regione 1.100 nuovi positivi”

Lombardia

L’assessore regionale al Welfare ha sottolineato che il numero delle terapie intensive è però invariato rispetto a ieri. "Bisogna mettere in campo tutte le strategie per evitare che si passi dai tanti positivi ai tanti ricoverati: quindi rispetto rigoroso di tutte le regole da parte dei cittadini”, ha dichiarato

Sono 1.100 i nuovi positivi registrati in 24 ore in Lombardia ma resta invariato rispetto a ieri il numero dei ricoverati in terapia intensiva. A riportare i dati è l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, secondo il quale il forte aumento dei contagi è “legato presumibilmente al ritorno a scuola, alla vita sociale, dai primi di settembre. La gente è tornata in ufficio - ha dichiarato - e questo ha portato a 1.100 positivi, ma il numero delle terapie intensive è uguale a quello di ieri e il numero dei ricoverati è cresciuto di una ventina di persone”. (CORONAVIRUS: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEL CONTAGIO - LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA)

Convocato il Cts per nuove misure

Gallera ha poi reso noto che “è allo studio un'alleanza con le amministrazioni locali per far rispettare le regole. Il presidente Fontana sta ragionando, abbiamo convocato il Cts e valuteremo anche lì altre misure”, ha spiegato l’assessore. "Bisogna mettere in campo tutte le strategie per evitare che si passi dai tanti positivi ai tanti ricoverati: quindi rispetto rigoroso di tutte le regole da parte dei cittadini. Stiamo riflettendo - ha sottolineato - se lavorare su alcuni punti critici come sul fatto che la gente il venerdì e il sabato affolli le vie della movida senza mascherine e quindi c'è un inevitabile assembramento fuori dai locali, o chiedere maggiore rispetto per quanto riguarda alcune attività tipo giocare a calcio nei parchi o altrove".

“Rispettare le regole”

"In questo momento è un forte messaggio al rispetto delle regole quello che vogliamo dare - ha ribadito Gallera -. Per quanto riguarda i locali pubblici, oggi c'è la necessità di guardarli con attenzione ma, prima di pensare a limitare alcune attività, la strada è chiedere il rispetto delle regole, magari evitare gli assembramenti fuori dai locali pubblici, che si rispettino i distanziamenti e le norme ordinarie". Per l'assessore, infine, "col governo c'è un confronto continuo, ha posto delle regole generali e lavora nella logica di valutazioni locali, c'è sintonia istituzionale che la Regione Lombardia ha sempre avuto e che riconferma nei confronti del governo”, ha concluso.

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