Milano, calci e schiaffi durante l’arresto: aperta inchiesta

Lombardia
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Il fascicolo, al momento a carico di ignoti, è per il reato di lesioni pluriaggravate. Il caso riguarda degli agenti che lo scorso 16 settembre, nell’arrestare due uomini ora detenuti per tentata rapina, avrebbero utilizzato metodi oltre il protocollo

Un fascicolo, al momento a carico di ignoti, per il reato di lesioni pluriaggravate è stato aperto dal sostituto procuratore di Milano Giovanni Tarzia, che indaga sul caso degli agenti protagonisti, lo scorso 16 settembre, di un arresto di due uomini, detenuti ora per tentato rapina, con metodi che sono andati oltre il protocollo. Arresto ripreso in un video pubblicato dal sito Fanpage.it.

Le indagini

Le indagini coordinate da procuratore aggiunto Laura Pedio, delegate alla Squadra mobile, mirano a ricostruire nei dettagli, anche con l'analisi delle telecamere di sorveglianza, quanto è successo anche prima del frangente catturato nel video, in cui si vede almeno uno degli agenti delle tre volanti sferrare calci e schiaffi a un uomo a terra in manette. "Gli agenti ci sono venuti addosso e ci hanno colpito con calci e pugni, noi non abbiamo reagito", ha detto uno dei due al gip. Verranno ascoltati i poliziotti intervenuti quella sera per fermare in via Giotto, dopo un lungo inseguimento, i due uomini che avevano tentato di svaligiare una gioielleria in via Marghera usando un flessibile. È probabile che sia anche necessario iscrivere uno o più agenti nel registro degli indagati (anche a garanzia per gli accertamenti). Entrambi gli arrestati hanno precedenti e uno dei due era in affidamento in prova ai servizi sociali. Per ora ha sporto una denuncia contro gli agenti la madre di uno dei due malviventi, che ha 44 anni, due in meno del complice. Ciò che emergerà dall'attività istruttoria necessaria a comprendere quanto successo al momento dell'arresto, potrebbe influire sull'indagine a carico dei due arrestati per tentata rapina.

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