Quattro giorni di rave party nel Cremonese: oltre 1.000 ragazzi, molti senza mascherina

Lombardia
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L’evento è finito alle 11 di questa mattina: i giovani provenivano da tutto il mondo e hanno ballato in un cascinale a Spino d’Adda, vicino alle rive dell’omonimo fiume. Alcuni sono stati identificati. Sono possibili provvedimenti di natura amministrativa: un eventuale profilo penale emergerebbe in caso si fosse formato un focolaio

È finito alle 11 di stamattina un rave party cominciato venerdì sera a Spino d'Adda, in provincia di Cremona. Lo riferisce una fonte dei carabinieri all'Agi. Circa un migliaio di ragazzi provenienti da tutto il mondo, molti senza mascherina e senza mantenere le distanze di sicurezza - come si vede dai video pubblicati sulla pagina Facebook di Zona Locale -, hanno ballato in un cascinale vicino alle rive dell'Adda. Ora stanno lasciando la zona alla spicciolata (TUTTI GLI AGGIORNAMENTILA SITUAZIONE IN LOMBARDIA).

Identificati alcuni partecipanti

Alcuni dei partecipanti sono stati identificati dalle forze dell'ordine per violazione delle regole anti-Covid. Sono possibili a loro carico provvedimenti di natura amministrativa, mentre un eventuale profilo penale potrebbe emergere nel caso in cui da questo evento avesse origine un focolaio.

Salvini: "Per imprenditori e cittadini multe, per clandestini e abusivi coccole"

"Mentre chiudono discoteche e locali da ballo all'aperto, a Spino d'Adda in provincia di Cremona c'è un rave party da quattro giorni e quattro notti con musica ad alto volume e centinaia di ragazzi arrivati anche dall'estero", ha commentato il leader della Lega Matteo Salvini. "Per imprenditori e cittadini perbene, il governo prevede restrizioni e multe. Per clandestini e abusivi, invece, tolleranza e coccole. Esiste ancora un ministro dell'Interno?"

De Corato: "Serio pericolo per salute partecipanti e pubblica"

Per l'assessore alla Sicurezza della Lombardia, Riccardo De Corato, si tratta di un fatto "gravissimo. Un serio pericolo per la salute dei partecipanti e per quella pubblica", in considerazione delle "1.500 persone arrivate da tutta Europa".

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