Uccisa in Kenya, due 20enne condannati all'ergastolo

Lombardia

Il 23 luglio 2017, in un villino di Kikambala, era stata uccisa Maria Laura Satta, 71enne di Cremona. Nell'agguato era rimasto ferito anche il marito della vittima, l'allora 75enne Luigi Scassellati, che si era salvato fingendosi morto

Sono stati condannati all'ergastolo i due assassini di Maria Laura Satta, la 71enne di Cremona uccisa a colpi di machete e bastone in Kenya, il 23 luglio del 2017, al culmine di una rapina sfociata nel sangue.

L'agguato

Nell'agguato, avvenuto in un villino di Kikambala, a nemmeno 20 chilometri da Mombasa, era rimasto ferito anche il marito della vittima, l'allora 75enne Luigi Scassellati, che si era salvato fingendosi morto. Per l'omicidio nello chalet resteranno in carcere per sempre due ragazzo di 20 anni, che sono considerati elementi di un gang locale già conosciuta per furti e violenze. I due hanno confessato il delitto scagionando così il giardiniere che nell'estate di tre anni fa lavorava per la coppia cremonese, Lewis, sul quale all'inizio si concentrarono i sospetti. Lewis, ritenuto il basista del gruppo criminale, fu arrestato e poi scarcerato.

Le indagini

Secondo le indagini, all'azione aveva partecipato anche un terzo bandito, che stando a quanto si apprende da fonti giornalistiche locali sarebbe stato linciato dalla folla. Brutale, l'aggressione: il primo a ritrovarsi di fronte i malviventi era stato Scassellati, colpito a bastonate e lasciato a terra, sotto un porticato perché creduto morto; la moglie, raggiunta in bagno, era stata uccisa senza pietà. Ad accorgersi dell'accaduto e lanciare l'allarme, diverse ore dopo,  era stato un amico italiano: sentiti i lamenti di Scassellati provenire dalla proprietà, aveva scavalcato il muro di cinta del villino e, spalancata la porta, si era scontrato con i due corpi a terra e il sangue ovunque. Il 75enne era ancora vivo, per la compagna non c'era più nulla da fare.

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