Travolta da un camion durante l'allenamento, morta la ciclista Roberta Agosti

Lombardia

È successo questa mattina a Castel Venzago, nella campagna bresciana. Presente nel gruppo al momento dell'incidente anche il compagno ed ex ciclista professionista Marco Velo, braccio destro di Davide Cassani. La procura di Brescia ha aperto un'inchiesta

Grave lutto nel mondo del ciclismo italiano. Roberta Agosti (50enne nota nel ciclismo amatoriale, atleta di punta e tesserata del Team Millennium di Brescia e figlia del fondatore del marchio di giocattoli Toys, Antonio Agosti) è morta questa mattina in un tragico incidente stradale a Castel Venzago, tra il Santuario della Madonna della Scoperta e Lonato (nel Bresciano). La donna, mentre era in sella alla propria bicicletta durante una sessione di allenamento, è stata travolta da un camion-cisterna per il trasporto del latte ed è morta sul colpo. Presente nel gruppo al momento dell'incidente anche il compagno ed ex ciclista professionista Marco Velo, braccio destro di Davide Cassani. Sul posto sono giunti gli agenti della Polizia stradale, che dovranno chiarire la dinamica, e un elisoccorso. La procura di Brescia ha aperto un'inchiesta.

L'incidente

Secondo una prima ricostruzione, affidata alla Polizia stradale, la donna faceva parte di un gruppo di ciclisti, alcuni dei quali sarebbero caduti. Nel tentativo di evitarli, la vittima si è scontrata contro una cisterna che trasportava latte e che l'ha travolta.

Marco Velo: "Il ciclismo ci aveva fatto conoscere"

"Il ciclismo ci aveva fatto conoscere, e il ciclismo ci ha separato. Stavamo bene assieme, era un anno e mezzo che ci frequentavamo, entrambi venivamo da due storie finite, e adesso mi trovo a piangere una donna che amavo e dentro di me ho solo un profondo e incontenibile sentimento di fine". È un Marco Velo "devastato" quello che a tuttobiciweb parla dell'incidente di questa mattina. "Sono a pezzi, non ho parole", aggiunge il braccio destro del ct Davide Cassani: "Eravamo in mezzo alla campagna, dove il traffico in pratica non c'è. Avevamo proprio scelto la campagna per pedalare in sicurezza e in tutta tranquillità, eravamo un gruppetto di amici che procedeva pian pianino, non più di 23 chilometri all'ora. Salivamo su una strada all'1%, ad un certo punto sono caduti in 3 o 4, Roberta ha sbandato e si è portata verso sinistra ed è stata presa in pieno dal camion cisterna che stava procedendo in senso contrario alla nostra marcia: da quel momento è in cominciato un incubo.". 

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